Governo in ritardo chiama l'esercito per il vaccino: manca una strategia - Affaritaliani.it

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Governo in ritardo chiama l'esercito per il vaccino: manca una strategia

Governo in ritardo chiama l'esercito per il vaccino: manca una strategia

Il piano per la ripartizione dei vaccini anti Covid non c'è. L'Italia è nettamente in ritardo rispetto ad altri Paesi europei, anche se il ministro della Salute, Roberto Speranza, parrebbe voler chiudere il patto di distribuzione tra gli Stati membri del farmaco sperimentale entro al massimo venerdì prossimo.

All'Italia spetterebbero 3,5 milioni di dosi, ovvero il 13,5 del totale, necessarie per trattare 1,7 milioni di persone, visto che servono 2 somministrazioni a testa, per lo più sanitari e ospiti delle Rsa.

Questo emerge anche da un incontro che il ministro avrebbe avuto con i rappresentanti di Pfizer, titolare del primo vaccino contro il Covid-19. I bene informati riferiscono infatti che la task force del ministero della Salute che dovrebbe occuparsi di pianificare la distribuzione dei vaccini non è ancora pronta. Contatti ci sono stati certamente con il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, che ha dato la disponibilità di tutti gli uomini e le donne delle Forze armate, ma anche di mezzi e strutture che serviranno per questa nuova operazione anti Covid. Certo, tempo ce n'è fino a metà gennaio, quando a regola dovrebbero partire le vaccinazioni, ma se in Paesi come la Germania si è già ampiamente organizzati, in Italia ancora si arranca.