A- A+
Palazzi & potere
Houston, abbiamo un problema!

La stabilità necessaria dentro il mercato. Attenti a "regalare" il belpaese; si rischia di buttare via il bambino. assieme all'acqua sporca...

Salotti buoni, patti di sindacato...Le vecchie parole chiave del capitalismo italiano stanno scomparendo dal vocabolario di Piazza Affari. Non solo perchè gran parte dell' industria italiana è già passata sotto il controllo straniero, ma anche perchè i fondi inglesi e americani sono già oggi al vertice del listino di Borsa. Piaccia o no, la globalizzazione dei mercati ha tolto il passaporto ad aziende e investimenti, portando nuovi capitali e grandi multinazionali nei santuari del nostro capitalismo: regole, trasparenza, contendibilità e governance sono parole-chiave per ogni azienda che si rivolge al mercato. Ma tutto ha un prezzo. Questo processo di apertura internazionale, soprattutto in un Paese finanziariamente debole a livello pubblico e carente di grandi player industriali o finanziari a livello privato, ha trasformato l' indutria e la finanza italiana in terra di conquista.

Arrestare l' avanzata delle grandi multinazionali o impedire la vendita all' estero delle imprese più prestigiose del made in Italy è impossibile. Ma gestire in modo ordinato la transizione verso il mercato aperto, o evitare scosse pericolose alla stabilità del sistema, è un dovere per tutti i soggetti coinvolti.

In questo senso, scrive plateroti sul sole24ore, i casi di Telecom Italia, ma soprattutto quelli delle Generali e di Mediobanca, parlano da soli: mentre da un lato si accusano gli azionisti di maggioranza - individuali, industriali o finanziari - di conflitti di interesse o di distruzione di valore, pretendendone così l' uscita dal capitale o la riduzione dell' investimento, dall' altro si fa finta di ignorare che così facendo il destino di queste aziende è segnato: vendita all' estero. Dopo l' uscita dell' amministratore delegato Mario Greco dal vertice del Leone, Mediobanca - che delle Generali ha il 13% - è stata subito accusata di averne provocato le dimissioni: le ingerenze di Piazzetta Cuccia nella Governance della compagnia sarebbero state alla base della rottura con Greco. Poi è emersa una storia diversa: la rottura con Mediobanca non sarebbe nata dai buchi nella governance, ma dal tentativo di Greco di convincere la Zurich a comprare il Leone, restandone poi al vertice senza la presenza di investitori italiani nel board. Mediobanca avrà anche le sue colpe, ma il governo societario c' entra poco.

Tags:
houston





in evidenza
Leo Di Bello e Sarah Castellana: "Noi come Lautaro-Morata". Eros Ramazzotti special guest star

Champions show su Tv8

Leo Di Bello e Sarah Castellana: "Noi come Lautaro-Morata". Eros Ramazzotti special guest star


in vetrina
Simpson, l'episodio finale che gela il sangue. Muore un celebre personaggio, poi...

Simpson, l'episodio finale che gela il sangue. Muore un celebre personaggio, poi...


motori
PEUGEOT E-408: l’innovativa fastback elettrica che completa la gamma EV del Leone

PEUGEOT E-408: l’innovativa fastback elettrica che completa la gamma EV del Leone

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.