Il piano di rottura del premier sconfitto - Affaritaliani.it

Palazzi & potere

Il piano di rottura del premier sconfitto

L'idea confidata a tre dei suoi: arrivare al voto a febbraio, da candidato, con il governo dimissionario; anche la Stampa come Affaritaliani!

Al piano nobile di palazzo Chigi mancano pochi minuti al Consiglio dei ministri che Matteo Renzi non avrebbe mai voluto celebrare, perché si tratta di dimettersi e di sciogliere le righe, ma in un capannello di pochi ministri il capo del governo intrattiene i suoi interlocutori con un ragionamento inatteso e spiazzante: «Per come si è svolta la campagna referendaria e poi il voto, io credo che quel 40% "appartenga" tutto al Pd. Il Sì ha ottenuto più di 13 milioni di voti e quindi circa 2 milioni in più rispetto a quelli ottenuti alle Europee. Per questo vi dico che a noi potrebbe convenire puntare ad elezioni anticipate, da fare il prima possibile. Con quale governo? Con questo!».