Palazzi & potere
LA TRAGEDIA DELL’EGYPTAIR / UNA NUOVA USTICA ?

Partiamo dall’EgyptAir esploso con 66 passeggeri a bordo, una nuova Ustica, con tanto di misteri che già affiorano dalle acque a nord delle coste egiziane, nonostante le solite “certezze” strombazzate dai media, rituali grancasse di intelligence e servizi più attrezzati. Ecco una pista alternativa, che rimbalza con insistenza tra alcuni siti di controinformazione negli stessi Usa. “E’ un chiaro segnale alla Francia e a quei paesi europei che si stanno opponendo alla strategia americana di contrapposizione alla Russia di Putin, attraverso il sistema di Missili che dovrebbe avere disco verde entro un paio di mesi, ma al quale ancora oggi la Francia si oppone”. E’ di qualche giorno fa, 18 maggio, l’ultimo no francese all’approvazione del “Trattato Nord Atlantico” per l’allestimento del sistema di “difesa” (sic) targato Nato (leggi Usa) da installare in alcuni paesi, con la pole position della Romania (il maxi quartier generale a Deveselu, nella Romania meridionale, investimento da 800 milioni di dollari, lavori iniziati a ottobre 2013 e in fase avanzata, una gigantesca base radar), poi a seguire Polonia (un grosso sito per “intercettori”) e Turchia (anche stavolta multiuso: radar e intercettori); ma senza dimenticare incursioni altrove, ad esempio in Spagna, con la localizzazioni di unità logistiche navali dotate di lanciamissili ad altissima capacità distruttiva. Insomma scrive la voce delle voci, un bell’arsenale per fronteggiare – e soprattutto attaccare – Putin e le sue minacciose brame neo imperialiste…
La base di Deveselu in Romania
Analizzano alcuni esperti statunitensi: “Germania e perfino Italia sembrano sulla stessa lunghezza d’onda della Francia, intenzionati a resistere alle pressioni americane. La situazione ricorda un po’ quella dopo gli attentati, con una Francia e un Belgio colpiti da attacchi militari molto sofisticati sotto forma di terrorismo. Sembra lo stesso copione, ora. A luglio si terrà in Polonia, a Varsavia, un importante summit della Nato e gli americani vogliono arrivarci con il sì della Francia