Palazzi & potere

Lo stadio della Roma? Fermi tutti, parla il giudice Imposimato!

La giunta Raggi non doveva cambiare idea: la politica dello sviluppo attraverso la distruzione del territorio ha già danneggiato fortissimamente la città. 
 
 
Lo stadio di Tor di Valle  è una vergognosa speculazione edilizia che in campagna elettorale il M5S aveva decisamente contrastato. Siamo “sconcertati” dalla svolta che consente l'avvio dei lavori del nuovo stadio giallorosso. Sono d'accordo con Vittoriol Sgarbi. Il Sindaco Marino disse  che  era occasione straordinaria per la città. Se per risolvere i problemi di Roma è sufficiente regalare centinaia di migliaia di metri cubi di cemento, da realizzare in zone che l’attuale piano regolatore destina ad inedificabilità assoluta, allora non ci sono differenze con quello che è accaduto a Roma dagli anni Sessanta La giunta non doveva cambiare idea rispetto ai mesi scorsi. Nel periodo della giunta-Marino, durante il voto a favore della delibera per l’inizio dei lavori, i consiglieri del Movimento 5 Stelle , mostrarono ferrea opposizione. Oggi non c'è ragione per cambiare idea. “Nel giugno scorso, Pallotta ha consegnato a Comune e Regione il progetto definitivo, ma il sindaco Virginia Raggi , invece di revocare come ci si aspettava la deliberazione , ha concordato con la Regione l’avvio della conferenza dei servizi, vincolandosi a un esito di approvazione. Il progetto è di “un milione di metri cubi di cui sono un quinto riguarda lo stadio e altre funzioni connesse alle attività sportive”. “Nessuno ha spiegato che fine fanno lo stadio Olimpico e il vecchio stadio Flaminio ormai abbandonato”.  
Diciamo no allo stadio di Roma . Condividiamo l'opionione della  Federconsumatori Roma e Lazio che diramò un comunicato  riguardo alla costruzione del nuovo stadio della Roma: "La Federconsumatori Roma e Lazio, il Comitato Salviamo Tor di Valle dal Cemento e il Comitato Pendolari Roma-Lido esprimono la loro riconoscenza a Giuseppe Pignatone ed a tutta la squadra che ha lavorato con lui per smantellare una vera e propria rete mafiosa, fatta di amicizie, appoggi, corruzione attraverso cui guidava l’assegnazione di appalti e commesse. Questa opera merita l’apprezzamento ed il plauso di tutta la comunità italiana e noi ci sentiamo in dovere di fornire il nostro piccolo e modesto contributo all’opera di pulizia avviata dalla Magistratura. La vicenda della realizzazione dello Stadio a Tor di Valle, merita un esame accurato dallo staff di Pignatone perché sono troppe le stranezze che si verificano contemporaneamente. Per questo motivo forniremo copia dell’esposto già presentato alla magistratura dal Comitato Salviamo Tor di Valle dal Cemento e siamo certi che Pignatone saprà farne buon uso, perché è troppo evidente che lo Stadio è un pretesto per realizzare la più grande speculazione edilizia del XXI secolo a Roma e non occorre essere particolarmente maliziosi per ritenere che questo non sia sfuggito alla rete mafiosa". 
 Guai se la sindaca Virginia  Raggi  dovesse dare spazio a questa idea folle  È sempre la stessa  storia: distruggere il territorio a vantaggio dei privati, squali del territorio, contro l'art 9 della Costituzione “la Repubblica tutela il paesaggio e il patrimoio storico e artistico della Nazione”. Il cavallo di Troia che dovrebbe permettere la speculazione selvaggia è il nuovo stadio di Tor di Valle. La politica dello sviluppo visto attraverso la distruzione del territorio ha già danneggiato fortissimamente la città, ci aspettavamo dalla giunta Raggi qualche cosa di diverso. Siamo contro questa operazione. 
 
 
Ferdinando Imposimato