Palazzi & potere
Magistratura, le improvvise dimissioni di Fuzio: retroscena dal Quirinale
Magistratura, le improvvise dimissioni di Fuzio: retroscena dal Quirinale
Le dimissioni improvvise di Fuzio da Procuratore generale della Cassazione sono state un fulmine a ciel sereno tranne che per il Quirinale, rivela l'informatissimo Dagospia, con il quale fitta era stata l'interlocuzione in questi ultimi giorni che però ormai sperava di aver trovato una soluzione tampone fino al 20 novembre.
Perché l'uscita di Fuzio il prossimo inverno (scelta che aveva avuto ampio gradimento dalle parti del Colle) avrebbe consentito agli organismi competenti, Quirinale in primis, di avere tutto il tempo necessario per preparare a dovere la successione cosa che inevitabilmente non potrà più accadere ora, dato che “nella storia repubblicana non esistono precedenti di questo tipo con un Pg della Cassazione che si dimette con decorrenza immediata, ovvero senza che si sia organizzata per tempo la sua successione” spiegano fonti istituzionali che stanno seguendo il dossier.
Chi sostituirà dunque nell'immediato Fuzio? Il procuratore aggiunto? Si tratta di un vero e proprio rompicapo, continua Dagospia, che dovranno sciogliere prestissimo il Capo dello Stato, il Csm e il Ministro di Grazia e Giustizia. Tra le soluzioni allo studio c'è quella di accelerare le procedure del concorso già avviato, concorso però calibrato per avere il nome del successore soltanto a novembre.
Nel frattempo, come da tradizione, tra i magistrati è scattato il totonomine per il dopo Fuzio: circolano i nomi di Giovanni Salvi (Roma), Luigi Riello (Napoli) e Antonello Mura (Venezia).