La guerra dei vaccini: il giudice Imposimato risponde a Matteo Renzi
Esclusiva Affaritaliani
Che dire a Renzi, poveretto! Se c'è un gioco sporco, questo riguarda lui e le leggi da lui volute, tutte a favore di potenti gruppi di potere, amici e lobbies.
Per me è stato un grande onore avere avuto, come candidato alla Presidenza della Repubblica, il voto del M5S, la formazione politica più vicina ai cittadini, ai lavoratori, ai pensionati, agli insegnanti, ai risparmiatori e ai giovani. Senza il Movimento la democrazia sarebbe morta prima con la modifica dell'art 138 e poi con l'infame legge liberticida voluta da Matteo Renzi , che si è servito di ogni mezzo per vincere; perfino dell'aiuto di Obama, Merkel e Hollande. E di una marea di opportunisti, tra cui Benigni e Eugenio Scalfari. Una delusione è stato il Presidente Sergio Mattarella che avendo il dovere di imparzialità, si è schierato per la riforma.
Il Movimento resta la mia speranza di riscatto, di cambiamento e alternanza. Le mie critiche sono solo ad adiuvandum, come credo sia giusto fare, e non mirano a distruggere il Movimento.
Quanto al resto, il Governo Renzi e quello Gentiloni avevano il dovere di agire con imparzialità secondo l'art. 97 della Costituzione. Questo dovere si estende al direttore generale del Ministero della Sanità . Sennonché un membro del Consiglio di Amministrazione di Glaxo Smith Kline, produttrice dei 10 vaccini, è anche direttore generale del ministero della “salute”. Egli ha preparato il decreto sui vaccini e i provvedimenti attuativi. Un clamoroso conflitto d'interesse e abuso d'ufficio: è stato presentato esposto del Codacons all'autorità anticorruzione. Ma a parte ciò esistono nella legge sui vaccini gravi violazioni della Costituzione. In primo luogo le legge è stata approvata da un Parlamento illegittimo, secondo la sentenza n.1 2014 della Corte Costituzionale. La legge viola la libertà individuale, come emerge dai lavori preparatori dell'art 32 Costituzione <si tratta di libertà individuale che non può non essere garantito dalla Costituzione> (A Moro Commiss Costituzione 28 genn 1947) Moro impose <un limite al legislatore, impedendo pratiche sanitarie lesive della dignità umana>. La legge è in contrasto con l'art 34 che prevede “la scuola dell'obbligo per almeno otto anni”: sicché i ragazzi fino a 5 anni, se non vaccinati, sono esclusi dalla scuola , mentre quelli da sei anni in su, soggetti alla scuola dell'obbligo, hanno il diritto e il dovere di accedere alla scuola, anche se non vaccinati. Assurdo! L'esclusione del bambino tra i 6 e i 14 anni dalla scuola dell'obbligo per violazione della legge sui vaccini ridurrebbe in modo immotivato uno dei diritti cardine della nostra Carta fondamentale, il diritto allo studio, con un’illegittima discriminazione a totale discapito dei singoli individui.
La legge sui vaccini obbligatori viola anche l'art 3 sulla eguaglianza di fronte alla legge: vi è disparità di trattamento tra i bambini fino a 5 anni e quelli che hanno superato questa età. C'è disparità di trattamento tra italiani e stranieri : questi, a differenza degli italiani, devono vaccinarsi senza distinzione di età. Un gran pasticcio dovuto all'analfabetismo dei governanti italiani che ignorano la Costituzione. La Corte Costituzionale (n 307 14 giugno 1990 ) afferma che la legge che impone un trattamento sanitario <deve essere accompagnata dalle cautele o condotte secondo le modalità che lo stato delle conoscenze scientifiche e l'arte prescrivono >. Fra queste < la comunicazione alla persona interessata di adeguate notizie circa i rischi di lesione o di contagio, nonché delle particolari precauzioni che, allo stato delle conoscenze scientifiche , siano verificabili ed adottabili>. Tali informazioni sono mancate. Sono stati imposti medicinali e sieri sperimentali che possono incidere sui bambini dal punto di vista organico, come è accaduto spesso.
Il Governo Renzi è stato uno dei peggiori degli ultimi anni per leggi a favore di amici e parenti. Ha favorito corruzione, falso in bilancio, riciclaggio, voto di scambio . Ha ignorato la Commissione Europea che segnalò il 3 febbraio 2014 “in Italia il costo delle opere pubbliche è del 600 per cento in più rispetto a Francia, Spagna e Giappone” . Carente fu la lotta all'evasione fiscale che costa agli italiani 154 miliardi di euro l'anno. Il danno per l'economia è enorme. Ed è assurdo pensare, come fa Renzi, che la mancanza di condanne sia dovuta ad inazione dei giudici, vittime di leggi favorevoli ai corrotti. Il magistrato Davigo denunziò che Governo Renzi non combatte la corruzione ma l'alimenta con leggi criminogene. Del resto l'affare Consip è uno scandalo enorme che coinvolge il governo Renzi. Sotto la pressione di una pubblica opinione esasperata da scandali e ruberie, il premier fece approvare dalla Camera dei deputati, il 20 marzo 2015 , la legge sulla prescrizione più lunga. In attesa del voto del Senato. Senonché il premier Renzi, così sollecito al voto di fiducia per leggi criminogene, come la sblocca Italia, la legge salva banche, la legge Imu Banchitalia, la legge sulla scuola, insabbiò la legge sulla prescrizione. Che giace al Senato da anni. Egli vuole fare credere che ritardi e impunità di corrotti e corruttori siano dovuti a negligenza di magistrati. E ha trovato l'appoggio di gran parte della stampa nazionale e di una TV che parla con una sola voce: quella del Capo del Governo. Eppure la legge sulla prescrizione al Senato si sarebbe potuta fare in pochi minuti, col voto di fiducia. Come avvenne con leggi che interessavano un Ministro. La più vergognosa legge ad personam del Governo Renzi fu il decreto n. 183 del 22 novembre 2015, «salva banche». Con essa il Renzi individuò un sistema di salvataggio, che ebbe immediata applicazione per quattro banche (Banca Marche, Carife, Carichieti, BancaEtruria) e i loro amministratori. Essa si risolse nella creazione per ciascuno dei quattro istituti di una «good bank» cui affidare la prosecuzione delle attività bancarie e di una «bad bank» in cui lasciare tutti i crediti non riscossi. Di fatto implicava il sacrificio dei creditori attraverso l'azzeramento del valore dei titoli, ignorando i danni di migliaia di lavoratori, pensionati, agricoltori, casalinghe e piccoli imprenditori, molti dei quali suicidi per la vergogna che invece era di Renzi. Nè il Governo Renzi ha fatto una legge contro le lobbies o il conflitto di interessi che investono l'essenza della democrazia. Che sono il principale strumento di corruzione. Chi dovrebbe debellarlo – il governo – versa in conflitti di interessi e non ha interesse a risolverlo. Renzi è nefasto per il paese.
Ferdinando Imposimato