Palazzi & potere
Nuove regole nelle Procure: meno poteri ai Pm e più al CSM (che nomina i capi)

Cambia la bozza della circolare; ai capi (nominati dal CSM) l'ultima parola sulle indagini e sulla gestione dei fascicoli. Addio autonomia della magistratura
Procuratori che organizzano il lavoro e distribuiscono incarichi secondo criteri di efficienza e produttività. Assegnano e revocano discrezionalmente le indagini ai pm. Stabiliscono criteri di priorità per le inchieste. Monopolizzano i rapporti con la stampa e hanno l' ultima parola sulle strategie investigative (intercettazioni, arresti) e sulle scelte finali (archiviazioni o richieste di processo). È questo, scrive la Stampa, il contenuto della «circolare Procure» che il Consiglio superiore della magistratura si appresta a varare dopo un lungo lavoro.
Ciascuna di queste modifiche è materia delicata e incandescente. In gioco principi costituzionali, equilibri interni, rapporti tra poteri. Nelle prossime settimane la bozza sarà discussa in commissione e poi dal plenum del Csm, sfidando i malumori della «base» dei pm. Il tutto mentre comincia una duplice e lunga campagna elettorale, in Parlamento e nello stesso Csm.