Olimpiadi si, no, forse: i veri motivi
Tra capriole, giravolte, ripensamenti veri o presunti, sulle Olimpiadi sono sempre di meno quelli che capiscono come andrà a finire. Detto questo però dalle parti dei grillini fanno sapere che una chiave di lettura c'è ed è la seguente: visto e considerato le critiche devastanti che ci sono state nei mesi scorsi cosa c'è di meglio (per non avere più la grande stampa nemica e per far passare sotto silenzio le questioni legate ai superstipendi e a certe scelte di assessori e dirigenti non proprio felici) che accettare le Olimpiadi pur mettendo qualche paletto ben preciso? Così, si spera che grande stampa ed establishment la smettano di martellare i grillini al potere nella capitale. Insomma, dare le Olimpiadi per non avere più rotture di scatole e per mettere il silenziatore alle tante, troppe critiche piovute finora sul sindaco di Roma e sul suo cerchio magico. E poi, per un sindaco è sempre meglio avere buoni rapporti con Renzi, non si sa mai; non fu proprio lui a dire che la Raggi bisognava lasciarla lavorare?
PS, Renzi dal No alle Olimpiadi avrebbe un gravissimo danno di immagine e di relazioni internazionali; di sicuro a palazzo chigi avranno già preso accordi con mezzo mondo dando per scontata la vittoria della candidatura capitolina. Accordi che in caso di mancata candidatura non si potrebbero più onorare.
DjK
*È uno dei principali analisti e consulenti italiani. Attento a tutto ciò che accade nel mondo. Esperto di fatti politici ed economici