Palazzi & potere
Patto di non belligeranza in vista tra governo e magistrati

Il Foglio conferma le nostre anticipazioni: patto di non belligeranza in vista tra governo e magistrati! Ma in cambio di cosa? Moratoria fino a ottobre? Renzi con la solita tattica del do ut des cerca di capitalizzare al meglio l'ormai inevitabile nomina di Greco….
A meno di sorprese, il 30 maggio il plenum del Csm darà un giudizio positivo per la nomina di Francesco Greco, uno dei molti ex del pool di Mani pulite, alla guida della procura più importante d' Italia: quella di Milano. La nomina è imminente, è ben vista non solo dai vertici del Csm ma anche dai vertici del governo, e il fatto che trovi una sua approvazione anche in ambienti molto lontani rispetto a quelli renziani (Davigo, la borghesia milanese, il Corriere, il Fatto, il circo mediatico-giudiziario) è il segnale esplicito che il potere esecutivo, ben rappresentato nel mondo del Csm, è alla ricerca di un patto di non belligeranza con il potere giudiziario, scrive il foglio. L' arrivo di Greco alla guida della procura di Milano, procura in cui Greco oggi è procuratore aggiunto e capo del pool reati economici e finanziari, rappresenterebbe un cambio di strategia dei vertici del Csm rispetto al passato: negli ultimi quattro anni, anche prima dell' arrivo di Giovanni Legnini, il Consiglio superiore della magistratura ha sempre scelto, per le procure più importanti d' Italia, da Napoli a Palermo passando per Roma e Reggio Calabria, dei magistrati cresciuti in altre città.
Se fosse valso il criterio seguìto finora, la scelta del Csm avrebbe portato alla nomina di Giovanni Melillo, capo di gabinetto del ministro della Giustizia Andrea Orlando.
Anche per ragioni di opportunità, invece, la direzione oggi è chiara e coincide con il nome di Francesco Greco. Sarà Milano la città del grande compromesso tra il governo e la magistratura? Chissà.