Palazzi & potere
Ponte di Genova, ad Autostrade piace Cdp. Ma ancora non si scusa per il crollo

Ponte di Genova, Autostrade: Castellucci continua a non scusarsi per il crollo...ma solo per la "percezione di mancanza di vicininanza alle vittime"
Ponte di Genova, Autostrade: Castellucci continua a non scusarsi per il crollo...ma solo per la "percezione di mancanza di vicininanza alle vittime". Ma, caro Castellucci, se ci sono state le vittime è perchè c'è stato il crollo....
"Non c'e' alcun progetto ne' alcun contatto. Posso dire, tuttavia, che la cooperazione con fondi di investimento istituzionali anche di matrice pubblica e con obiettivi di lungo termine fa parte del nostro dna. E' il caso di Edf, nostro partner in Francia, di Cpp (primo fondo pensione canadese) in Sud America e di Bank of China attraverso Silk Road Fund in Autostrade per l'Italia": l'ad di Atlantia e Autostrade, Giovanni Castellucci, intervistato da Repubblica, non esclude l'ipotesi Cdp, ma dice no alla nazionalizzazione: "Molti ne hanno parlato evidenziando l'incoerenza di un ritorno al passato, che sarebbe in totale controtendenza nel mondo occidentale. Mi limito ad osservare che sono i contratti e la Costituzione a chiarire quali sono le condizioni per una eventuale nazionalizzazione". La magistratura accertera' le responsabilita', ma lei ha pensato di dimettersi? "La mia principale preoccupazione - risponde - e' far uscire Genova e la societa' Autostrade dall'emergenza a fianco delle istituzioni locali, con cui c'e' un dialogo costruttivo". All'accusa di aver gestito un bene pubblico guardando solo gli interessi privati, Castellucci replica: "Ci sono troppe informazioni, dati, numeri che circolano a volte in maniera incompleta o tralasciando le cose importanti. Autostrade privatizzata e' una societa' radicalmente migliore rispetto a quella pubblica, da qualunque parte la si guardi: investimenti, qualita' dei servizi, sicurezza, efficienza, viabilita'. Fino ad arrivare alle risorse devolute allo Stato". I pedaggi che crescono piu' dell'inflazione? "Non e' cosi' - ribatte -. Il meccanismo prevede una crescita pari al 70% dell'inflazione, salvo le remunerazioni previste per gli investimenti addizionali richiesti dallo Stato a valle della privatizzazione": "e' lo Stato che ci ha chiesto interventi ulteriori, che noi abbiamo realizzato per adeguare la nostra rete ad un traffico che negli anni e' cresciuto".