Palazzi & potere
Ponte di Genova: "Tiranti usurati", sapeva anche il ministero

Ponte di Genova: si cerca di capire su può essere stato anche il carroponte per i lavori in corso
Nuove prove che il dicastero delle Infrastrutture era informato, come Autostrade, della corrosione sul viadotto. Il disastro di Genova diventa sempre più imbarazzante anche per il Ministero dei Trasporti, sia nelle sue articolazioni centrali sia in quelle territoriali, in particolare per l' inerzia palesata nel periodo compreso tra l' ottobre 2017 e il febbraio 2018.
Nuove carte svelate dall' Espresso confortano infatti ciò che La Stampa ha rivelato ieri: il dicastero cui spettava in base alla convenzione 2007 fra Anas e Autostrade per l' Italia la «vigilanza» sulle infrastrutture gestite dai privati, pur consapevole a otto-dieci mesi dalla tragedia che i tiranti del ponte Morandi avevano capacità ridotte fra il 10 e il 20% e la resistenza era disomogenea, si è limitato a fare più o meno il passacarte dei progetti che forniva la medesima Autostrade, per intervenire secondo le proprie tempistiche sulle parti malandate sebbene i report contenessero talvolta relazioni preoccupanti.