PRIMA PAGINA
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Tutto quello che c'è da sapere dai giornali di oggi
Usa, match finale Clinton-Trump
Patto con Tripoli, gli aiuti italiani
Braccio di ferro tra Ue e Italia sulla manovra
In 6 mesi crollo record di nascite
Silenzio da Marte, mistero sulla sorte della nostra sonda
Economia
L’Europa si prepara a scrivere all’Italia contestando la legge di Bilancio appena varata per il deficit al 2,3% e per l’eccessiva presenza di misure una tantum. Alberto D’Argenio e Roberto Petrini su Repubblica: “Renzi: «Legge di Bilancio, nessuna retromarcia». Ma la Ue vuole modifiche. Entro giovedì 27 arriverà la lettera di Bruxelles che imporrà cambiamenti subito. Possibili interventi correttivi con emendamenti in commissione”.
Roberto Giovannini sulla Stampa: “«No al condono agli evasori»: sul contante è guerra nel Pd. Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, attacca la sanatoria. Bersani: «Magari negli Usa Renzi può farsi spiegare cosa fanno in America per l’evasione fiscale»”.
Oggi si riunisce il Consiglio direttivo della Banca centrale europea. Tonia Mastrobuoni su Repubblica nota come i media tedeschi abbiano alzato di nuovo un fuoco di fila contro il governatore Draghi: “In Germania è tale l’unanimismo nella condanna dei tassi bassi che ormai l’assiduo frequentatore di quotidiani e settimanali fatica a distinguere le copertine”.
La legge di Bilancio, intanto, potrebbe essere preceduta dal decreto fiscale, che prevede la rottamazione delle cartelle di riscossione e l’incorporazione di Equitalia nell’Agenzia delle entrate. Ne parla Mario Sensini sul Corriere della Sera.
Su quest’ultimo tema, Francesco De Dominicis su Libero parla di “casino Equitalia”: “Sulle multe da rottamare il governo rischia l’autogol. Impossibile bloccare le contravvenzioni affidate alle agenzie di riscossione private. Così potrebbero sopravvivere tutte”.
Politica e dintorni
Vertice a tre Berlusconi-Salvini-Meloni, ma rimangono i problemi sulla leadership del centrodestra. Amedeo La Mattina sulla Stampa: “Berlusconi tende la mano ma Salvini lo gela: io il leader. Vertice a tre con Meloni. No al referendum però l’alleanza è lontana”.
Nel frattempo Stefano Parisi traccia la sua road map: un referendum propositivo, da abbinare alle elezioni per la futura assemblea costituente, per «chiedere direttamente agli italiani quale modello di riforma preferiscono». Tommaso Montesano su Libero.
Intervista di Marco Ventura a Pier Ferdinando Casini sul Messaggero: «Moderati senza alternative, schierati con Renzi per il Sì. Nel mondo lo scontro non è più tra destra e sinistra ma tra populismo e serietà. La famiglia Bush sta con la Clinton e noi con il premier».
Sull’Unità intervista di Maria Zegarelli al vicepresidente Pd Lorenzo Guerini: «Referendum, più si spiega il merito più elettori si spostano verso il Sì. Bisogna essere orgogliosi del riconoscimento di Obama al lavoro del governo. Monti? Parole surreali».
Emanuele Buzzi sul Corsera: “M5S spaccati, i vertici chiedono la tregua. Si schierano le truppe, Di Maio in vantaggio nelle Regioni. E gli ortodossi avevano contattato Pizzarotti”.
Su Repubblica nuovo capitolo dell’inchiesta di Carlo Bonini sul potere a Roma: “Dai paradisi fiscali all’hotel di Fuksas, gli affari del manager ex socio di Raggi. Rojo è l’uomo che cedette alla sindaca la presidenza della società Hgr. E che ora è il mediatore della vendita della megastruttura da parte di Eur Spa”.
Esteri
Stanotte è andato in onda l’ultimo confronto televisivo tra Hillary Clinton e Donald Trump. Giuseppe Sarcina sul Corsera: “America, il match finale Clinton-Trump. Il magnate al minimo storico nei sondaggi. Il candidato repubblicano continua a gridare alla truffa. La Casa Bianca: temiamo violenze”.
Su Repubblica Federico Rampini definisce “veleno” le parole di Trump sui brogli alle elezioni e riporta le parole del presidente Obama: «Non ho mai visto, nel corso della mia vita e nella storia politica moderna, un candidato presidenziale che cerchi di screditare il voto e il sistema elettorale prima ancora che i cittadini vadano alle urne».
Sulla Stampa Paolo Mastrolilli parla del dilemma dei cattolici americani: “Donald l’anti-migranti o Clinton la libera, i cattolici d’America restano senza scelta. L’elettorato religioso mai così indeciso e spaccato”.
La Libia chiede aiuto all’Italia in materia di immigrazione e terrorismo. Fiorenza Sarzanini sul Corsera: “Motoscafi e jeep: Tripoli chiede aiuti. La Libia presenta le sue richieste all’Italia per contenere i migranti, servono anche computer. Ma il governo Serraj è sempre più in bilico”.
Dopo 4 anni di assenza, il leader russo Vladimir Putin è tornato a Berlino per incontrare il presidente ucraino Poroshenko, la cancelliera Merkel e il presidente francese Hollande. Il racconto di Alessandro Alviani e Marco Bresolin sulla Stampa: “Putin rilancia il dialogo sull’Ucraina, la Merkel lo sfida sui raid in Siria. Resta l’ipotesi delle sanzioni”.
Su Avvenire intervista di Daniele Zappalà allo studioso francese Marc Hecker: «Il terrorismo jihadista ora sta perdendo la faccia. Le recenti sconfitte minano il versante utopico della propaganda, anche in Europa. Cala l’afflusso di combattenti».
Società
Su Repubblica Michele Bocci parla del tracollo delle nascite: “Il Paese rimasto senza bambini. L’Istat certifica un calo senza precedenti: da gennaio a giugno i nuovi nati sono diminuiti del 6%, il triplo di un anno fa”.
Spazio
E’ mistero sulle sorti della sonda Schiaparelli, realizzata con tecnologia italiana, lanciata dall’Agenzia spaziale europea su Marte. La capsula ha raggiunto la superficie del pianeta ieri pomeriggio, ma un minuto prima del contatto le comunicazioni si sono interrotte. Ne parla, fra gli altri, Giovanni Caprara sul Corriere della Sera.
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