Quella politica tra il "me ne frego" di antica memoria e...
Quella politica tra il "me ne frego" di antica memoria e il marchese del grillo...
In democrazia il referendum " abrogativo" rappresenta il punto più elevato della volontà popolare perché trattasi di un meccanismo che consente di eliminare ,di volta in volta, leggi ritenute nocive o quantomeno inutili. La premessa è importante per capire che in questo caso il cittadino non è un elettore che spera nei futuri futuri eletti (povero disgraziato) ma "giudica" sulla opportunità della sopravvivenza di qualsivoglia legge. Da questa inevitabile riflessione ne consegue che in questo caso il cittadino da elettore speranzoso si trasforma in Giudice diventando esso stesso automaticamente " legislatore " ovverosia fonte primaria della legge. Questo sia detto con buona pace dei tanti corifei rottamatori Renziani che vedono in Verdini un riferimento ineliminabile dei tanti "sanculotti" new age di una rivoluzione epocale che al grido " con noi o contro di noi " ritiene di smantellare tutto e tutti. Non vorrei che la medicina fosse più letale della malattia .Purtuttavia , senza alcuna volontà polemica, mi permetto notare una qual certa miopia giuridico-politica renziana basata sull'equivoco di non ritenere il Si o il temuto No fonte primaria legislativa e non una delle tante (troppe) competizioni elettorali .Tutto ciò premesso mi permetto sottolineare che la scelta di una sfida (remake : di o Roma o morte ) appare inusuale ed inquietante. Ciò che più preoccupa è che "quel se non vinco me ne vado" ha il sapore di un "me ne frego " di antica memoria. Certo chi preliminarmente dichiara di non accettare e non rispettare la volontà popolare suscita inquietudine. Sul punto allarma una anomala acquiescenza mediatica preoccupata del futuro... Mala tempora? Non so, ma la gestione politica di questo referendum ricorda il Marchese del Grillo con il suo " io sono io e voi non siete un...". E il popolo, potrebbe dire No per ricordare a chi ci governa che è proprio il popolo che comanda e decide veramente in democrazia.
Roberto Ruggiero
*E' uno dei più noti penalisti italiani. Sempre in prima linea