Rai, Anzaldi: Stipendi milionari non sono giusti, sono pagati dagli italiani
Sarebbe un bel segnale se tutti gli artisti si tagliassero il 50% dello stipendio
"Anche io come Cantone sono vittima di questa gestione della Rai poco trasparente. In Commissione vigilanza i vertici Rai rispondono in maniera vaga, nelle interrogazioni non danno nessuna risposta che possa considerarsi una risposta. C'è un problema grande di comunicazione, quindi capisco che Cantone si sia sentito costretto a rivolgersi alla Procura. La Rai ha pagato più del doppio il Giro d'Italia, anche qui non c'è stata alcuna trasparenza, non ci sono state spiegazioni". Lo dice Michele Anzaldi (PD), segretario della Commissione di vigilanza Rai, intervenendo ai microfoni della trasmissione "Ho scelto Cusano", condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell'Università Niccolò Cusano. Su Bruno Vespa e il contratto da artista. "Il problema è sempre lo stesso: è giusto che quando tutto il Paese si è posto il tetto di 240mila euro, ci sia solo una casta che può guadagnare fino a 3 milioni? Noi abbiamo detto di no, gli artisti continuano a dire che non c'è una legge che impone un tetto per loro. Bisogna vedere come i magistrati interpreteranno la legge. Sarebbe un bel segnale se tutti gli artisti si tagliassero il 50% dello stipendio, anzichè stare lì a cercare il cavillo per mantenere i loro stipendi milionari". Sul possibile approdo di Fabio Fazio a La7 Anzaldi dice: "A La7 neanche per scherzo scrivono le cifre che chiede Fazio. A parte la Rai, nelle altre tv non ci sono le star, l'unica che ricordo è Bonolis. La Rai si muove diversamente perchè riceve 2 miliardi dagli italiani". Per l'esponente del Pd "un'azienda come la Rai non dovrebbe trattare con gli agenti delle star. Tra l'altro queste star sono quelle che aizzano le persone sulla casta, sul tetto degli stipendi e poi si viene a scoprire che loro sono gli unici che non hanno il tetto agli stipendi".