Renzi, Pd, priorità giovani e intellettuali
L' ex premier rientra a Roma con un piano per rifare la dirigenza. Guerini confermato vicesegretario
Ripartire dai punti deboli evidenziati nel referendum del 4 dicembre: il voto dei giovani e il rapporto con gl intellettuali. Matteo Renzi torna oggi a Roma (per fare ritorno a casa domani, il giorno del suo compleanno) ed è chiamato a fare quello che ha fatto poco in tre anni: il segretario del Pd, scrive Repubblica.
Il segretario ha in mente un "piano giovani" che parta non dalle ideologie ma dalle proposte: partite Iva, ricerca e innovazione, strumenti previdenziali per i precari. Tre o quattro politiche concrete, dicono i suoi fedelissimi, che spostino l' asse generazionale.
Il rapporto con gli intellettuali, un pallino della sinistra fin dai tempi del Pci, è un' altra debolezza del renzismo. È un mondo che giorno dopo giorno ha preso le distanze dal Renzi premier, la cultura che aveva molto spazio alle Leopolde degli esordi, ha lasciato solo l' ex premier. Lo scrittore, ex magistrato ed ex senatore Gianrico Carofiglio entrerà nella nuova segreteria e toccherà a lui tenere i fili con studiosi, artisti, professori.
Ma non basta.
La squadra è anche importante. L' intenzione di Renzi è l' azzeramento della segreteria, con l' eccezione dei due vicesegretari Lorenzo Guerini e Debora Serracchiani e di Filippo Taddei, il responsabile economico