Palazzi & potere
Renzusconi pronti via! ma non sarà più a trazione renziana

Il Cav avvantaggiato dalla holding Bollorè che potrebbe contenere anche quote significative di Tim
Le interviste di inizio anno di Berlusconi e Renzi sono sembrate più che altro prove di esistenza in vita. Matteo aveva necessità di dimostrare che lo shock referendario è stato assorbito mentre Silvio, dal canto suo, aveva bisogno di apparire forte, non solo con il suo popolo ma soprattutto con Vincent Bolloré, l’imprenditore bretone che gli sta assaltando l'impero, scrive Bisignani sul Tempo. E non è detto che per Berlusconi un accordo non rappresenti un'occasione che gli consentirebbe di sistemare le delicate vicende successorie, diventando perdipiù azionista di un grande gruppo internazionale che ha in pancia magari anche una quota significativa di TIM.
Da noi invece quale sarà la nuova legge elettorale ancora non lo sa nessuno. Il proporzionale, continua il Tempo, taglierebbe fuori dalla partita di Palazzo Chigi Matteo Renzi perché, come insegnavano i democristiani, richiederebbe un negoziatore "gentile", un Rumor rivisitato che, nomen omen, tanto assomiglia a quel Gentiloni attuale premier. Berlusconi e Renzi, sentono che il tempo sta sfuggendo loro di mano ed è per questo che si vanno annusando sempre di più. Sanno bene che solo accoppiandosi sotto lo stesso albero non verranno rottamati.