Stadio Roma, sòla a 5 Stelle: dalla Roma alla romanella...
Se le cose stanno effettivamente come riporta l'ex sindaco Marino siamo di fronte ad una clamorosa 'supercazzola' degna del miglior conte Mascetti
"Nella delibera votata dalla mia giunta e voluta fortemente dall'assessore Caudo avevamo legato per 30 anni e con un vincolo di strumentalità lo stadio alla Roma. Noi lo avevamo scritto e abbiamo anche detto che se per caso questo non fosse accaduto negli anni futuri allora i proprietari avrebbero dovuto pagare 200 milioni di euro di penale attualizzati a quando questo fosse accaduto. Speriamo che i 5 stelle, oltre ai whatsapp, mettano anche questa norma nelle delibere che dovranno fare. Noi ci avevamo pensato e lo avevamo scritto".
"La Raggi oggi può dire con soddisfazione di avere approvato il progetto iniziale dei costruttori che la giunta Marino aveva bocciato. La Raggi ha cancellato tutte le opere di interesse pubblico che noi avevamo preteso fortemente e che avevamo ottenuto, più di 250 milioni di investimenti, in trasporti, in un parco grande come Villa Borghese. Tutte opere che oggi la Raggi ha cancellato facendo un grande favore a costruttori". Lo ha detto l'ex sindaco di Roma Ignazio Marino intervistato a 'Faccia a faccia' su La7.
"E' chiaro che in questo momento vincono i costruttori. Quello che viene a mancare completamente sono tutte le opere pubbliche. Come ci si andrà allo stadio? Tutti incolonnati sulla vecchia via del Mare, questo e' quello che accadrà - ha detto Marino - perché vengono cancellati il ponte pedonale che collega con la Roma-Fiumicino dall'altro lato del fiume, viene cancellato un ponte sul fiume che collega l'autostrada Roma-Fiumicino con la via del Mare, viene cancellato completamente il rifacimento di tutta la via del Mare fino al Raccordo e viene cancellato il prolungamento della metro B". "Al posto delle torri poi avremo 18 edifici alti sette piani - ha sottolineato Marino - ricordiamo cos'era il parcheggio al Flaminio quando eravamo ragazzi, distesa di siringhe, prostituzione di notte, oggi c'e' un segno distintivo che rimarra' nel tempo, le tre testuggini dell'Auditorium di Renzo Piano. Meglio 18 edifici bassi oppure tre grattacieli disegnati da uno dei più grandi architetti che rimarrebbero nella storia dell'architettura?". "Noi volevamo uno stadio non per i costruttori ma per i tifosi, ma soprattutto per il benessere dei cittadini. Insomma questo di Raggi è esattamente il progetto che ci presentarono all'inizio e che noi bocciammo. Siamo passati dallo stadio della Roma, lo dico con le parole di Aldo Fabrizi, alla 'romanella', la pasta ripassata, non costa niente ma e' buona lo stesso".