Palazzi & potere
Telecom, allarme rosso: il governo vuole esercitare il diritto di veto

Certo, Emmanuel Macron e Paolo Gentiloni pubblicamente non lo confesseranno mai. Ma il dossier Fincantieri da tempo viaggia silenziosamente affiancato a quello Telecom, tanto è vero che ieri pomeriggio negli austeri saloni del ministero dell' Economia ministri e sherpa hanno parlato anche di una questione che formalmente non era all' ordine del giorno. E lo hanno fatto tenendo conto di una novità, non da poco, non scontata fino a pochi giorni fa: il presidente del Consiglio - d' intesa col ministro dell' Economia e quello dello Sviluppo economico - è intenzionato a far valere il "golden power", facendo ricorso, per la rete "sensibile" di Telecom, ai poteri speciali che consentono al governo di blindare una società qualora sia in pericolo l' interesse nazionale, scrive la Stampa.
E per farlo, si sta delineando una road map. Per ora del tutto informale. Entro una decina di giorni il governo si esprimerà sulla natura del rapporto tra Vivendi e Telecom, quasi certamente certificando la violazione dell' obbligo - non ottemperato dai francesi - di notifica all' esecutivo delle modifiche nelle quote di controllo. E a quel punto scatterebbe una corposa multa ai francesi, dai 300 ai 700 milioni.
Poi, continua la Stampa, si esprimerà anche il gruppo di coordinamento disposto da palazzo Chigi per valutare se esistano le condizioni per esercitare il golden power su quella parte della rete Telecom che riguarda le informazioni più sensibili. Anche in questo caso da quel che trapela da palazzo Chigi l'orientamento sarebbe positivo e verrebbe chiesto a Telecom di cedere Sparkle e Telsy, le due società che controllano le reti della difesa e della sicurezza.