Palazzi & potere
Trump: l'analisi di Andrea Cangini, direttore del Quotidiano Nazionale
Trump cambierà davvero la politica americana? O alla fine sarà come tutti gli altri?
Dipende. Dipende dalla “grazia di Stato”: quel dono del cielo che secondo Francesco Cossiga può trasformare, migliorandoli, gli uomini politici quando assurgono a funzioni istituzionali elevate. A Ronald Reagan accadde. Il vice di Trump, Pence, come governatore dell'Indiana ha dimostrato grandi qualità. Ha abbassato le tasse, aumentato la spesa sociale, risanato il bilancio. Speriamo sappia fare lo stesso con l'intero Paese. Il discorso della vittoria di Trump, comnque, lascia ben sperare...
Quali ripercussioni potrebbero esserci per l'Italia anche in vista del referendum?
Per Matteo Renzi la vittoria di Trump non è una buona notizia. C'è una spinta globale sia contro l'stablishment sia contro la politica tradizionale, e, suo malgrado, Matteo Renzi viene ormai percepito come parte dell'establishment e come un politico tradizionale.
E per l'Europa a tuo avviso ci saranno novità, nuovi approcci e cambiamenti di politica internazionale?
La novità più importante sarà il rapporto con la Russia di Putin. A differenza di Obama e della Clinton, Trump non è pregiudizialmente ostile a Mosca. Anzi. La revoca delle sanzioni sarebbe un'ottima notizia per il nostro export.