Ultime notizie dalla campagna referendaria
La campagna referendaria per la riforma della costituzione, seppure ancora molto lunga (si voterà ad ottobre) è già entrata nel vivo. La novità di questi ultimi giorni, però, è l'appello arrivato da più parti ad una valutazione attenta e pacata del merito evitando di trasformare la consultazione in un plebiscito pro o contro il Presidente del Consiglio. Lo ha fatto per utimo anche Luciano Fontana dalle colonne del Corriere della Sera qualche giorno fa. Si schierano man mano anche quelli che un tempo si chiamavano corpi intermedi: la CGIL si dichiara vicina alle ragioni del NO, ma non dà al momento indicazioni di voto, Confindustria oggi, per bocca del suo nuovo Presidente Boccia, annuncia che si schiererà ufficialmente il 23 giugno, ma anticipa un deciso favore verso le ragioni del SI.
Intanto nel Paese continuano a lavorare i comitati civici e partitici in vista dell'appuntamento referendario. Domenica scorsa è nato il comitato Bastaunsi targato PD. Crescono, però, anche le iniziative civiche che sono partite con largo anticipo e che da subito hanno chiesto una discussione sul merito, come La Rete dei Sì.
Il coordinatore nazionale della Rete dei Si, Massimo De Meo, presentando il "Comitato Roma Parioli", ha sottolineato:”Al di là dell’obiettivo principale , ovvero riuscire a lavorare per la vittoria dei SI al referendum di ottobre, una delle finalità che ci prefiggiamo con la nostra Associazione è quella di trasformare questi mesi come una straordinaria campagna di educazione civica, per fare sì che ricostituisca una cultura costituzionale condivisa nel Paese. Occorre quindi una scelta di metodo e di merito, come giustamente è stato sottolineato nel recente articolo di <<Civiltà Cattolica>> che commenta la vicenda della riforma costituzionale italiana. Per questo intendiamo dialogare con tutti i cittadini che pensano alle prossime generazioni e non alle prossime elezioni politiche ”.