Politica
Pd: crisi al buio, biasimo per Renzi. Salvini: cercano 'complici da pagare'
Voto di fiducia al Senato/ La cronaca dopo le parole del premier
Governo: Salvini, mi scuso per colleghi temono perdita poltrona
"Qui per qualcuno il problema e' perdere la poltrona mentre per gli italiani normali e' perdere il posto di lavoro. Mi scuso per qualche collega senatore che mi ha fatto vergognare di essere senatore". Cosi' il segretario leghista Matteo Salvini nelle dichiarazioni di voto sulla fiducia al governo Conte.
Governo: Salvini, non volenterosi ma 'complici da pagare'
"Mettere in discussione un governo che ha fallito su tutto non e' un diritto ma un dovere di ogni cittadino. Una volta quelli che cambiavano casacca venivano chiamati volgari poltronari, qualcuno e' anche andato a processo per una presunta compravendita di senatori. Ricordo che non state cercando volenterosi ma state cercando dei complici da pagare per non mollare la poltrona". Cosi' il segretario leghista Matteo Salvini nelle dichiarazioni di voto sulla fiducia al governo Conte.
GOVERNO: LICHERI (M5S), 'E' LA CRISI PIU' SCELLERATA DELLA NOSTRA STORIA'
"Questa crisi è stata considerata da tutta la stampa straniera la più scellerata e folle della storia del nostro Paese. La politica non può cadere nel cinismo, nel ricatto, nel capriccio di quel leader o di quell'altro leader". Lo ha detto in Aula il presidente dei senatori M5S Ettore Licheri, intervenendo in dichiarazione di voto.
Governo: Marcucci, Pd rinnova fiducia per autorevolezza
"Noi oggi le rinnoviamo la fiducia, signor Presidente, a lei e al suo governo e lo facciamo per quello che ha detto oggi in questa Aula, ma soprattutto per quello che dovremo fare insieme nei prossimi giorni e nei prossimi mesi, per dare un governo credibile, autorevole che dialoga e si confronta con le forze di maggioranza". Lo ha detto il capogruppo del Pd al Senato, Andrea Marcucci, nella dichiarazione di voto sulla fiducia al Goveno.
Governo: Marcucci (Pd), biasimiamo chi apre crisi al buio
"Noi vogliamo il confronto e biasimiamo chi rinuncia al confronto e chi preferisce aprire una crisi al buio". Lo ha detto il presidente dei senatori Pd, Andrea Marcucci, durante la dichiarazione di voto al Senato.
Governo: Marcucci (Pd), colleghi riflettano su futuro Paese
"Tanti colleghi devono oggi riflettere sul futuro del Paese, capire dove e' giusto andare e dove e' un errore non andare. Noi oggi siamo chiamati a esercitare il nostro ruolo piu' alto ed elevato". Lo ha detto il presidente dei senatori Pd, Andrea Marcucci, durante le dichiarazioni di voto al Senato": "Credo che sia importante essere chiari, concreti, trasparenti. Bene la centralita' del Parlamento, bene acquisire un ruolo centrale per le aule parlamentari. Non sara' mai un errore fare la cosa giusta", aggiunge Marcucci.
Governo: Bernini (Fi), no a fiducia, non crediamo a Conte
"Ci sembra di stare in una Guerra dei Roses in cui abbiamo la sensazione di non entrarci piu'. E' evidente che questa maggioranza non c'e' piu'". Lo dice nell'Aula del Senato Anna Maria Bernini di Fi nel dibattito sulla fiducia. "Invece di occuparsi personalmente di un 'mercante in fiera' di campagna acquisti otto milioni di famiglie stanno soffrendo. Il presidente del Consiglio invece fa finta che i problemi non esistono. Non possiamo dare la fiducia a questo governo perche' non crediamo a un presidente del Consiglio che offre posti a destra e a manca e pensiamo che il suo Esecutivo sia supponente", ha concluso. "Ci candidiamo a governare il Paese".
GOVERNO: CENTINAIO, 'CONTE PREMIER PLAYMOBIL PER TUTTE LE STAGIONI, A CASA'
''Avvocato Conte lei è come il trasformista Arturo Brachetti, lei è l'Arturo Brachetti della politica... Lei è come l'omino Playmobil, che potevi trasformare come volevi, in tanti personaggi... Vuoi il premier sovranista, eccolo! Vuoi il premier sceriffo, eccolo indossare i panni del leader con Salvini e via i decreti sicurezza!". Lo ha detto il senatore Gian Marco CENTINAIO, nel suo intervento in Aula al Senato rivolto al premier Giuseppe Conte. "Signor Conte -ha tuonato CENTINAIO- lei è un premier per tutte le stagioni. Nemmeno Crispi e De Pretis sono riusciti a fare tanto, lei è il re del trasformismo...Dovete andare a casa".
GOVERNO: SANTANGELO (M5S), 'PANDEMIA IMPONE RESPONSABILITA', PIENO SOSTEGNO A CONTE'
"L'ultima cosa che mi sarei augurato oggi, era un dibattito su una assurda crisi di Governo nel momento più difficile della nostra storia recente". Lo ha affermato il senatore del MoVimento 5 Stelle Vincenzo Santangelo durante il suo intervento in aula in Senato. "Nessuno - ha aggiunto - può negare il lavoro svolto che ha portato a importanti risultati. Siamo riusciti ad intervenire con prontezza per rallentare l'epidemia e adesso siamo i primi in Europa per numero di vaccinati. Abbiamo stanziato oltre 150 miliardi per aiutare tutti i cittadini colpiti dalla crisi. Abbiamo anche pensato a delle misure che diano una visione innovativa, come il Superbonus al 110% che sta rilanciando il settore dell'edilizia, in crisi da anni. Ho un ottimo rapporto con i colleghi di Italia Viva, con i quali abbiamo lavorato intensamente in questi mesi, ma questa crisi è incomprensibile alla luce del momento drammatico che stiamo vivendo. I cittadini lo hanno capito. Quindi condivido l'apertura del presidente Conte a una maggioranza che sia più ampia possibile, perché l'eccezionalità del momento impone di rompere gli schemi, mettendo al centro l'interesse del Paese e dei cittadini". "Il cambiamento avviato non deve fermarsi, un cambiamento che deve partire soprattutto dal contrasto delle mafie e del malaffare. Negli scorsi giorni è iniziato il maxi-processo Rinascita Scott, per il quale vorrei ringraziare, anche a nome del Gruppo MoVimento 5 Stelle e di tutti gli italiani, il procuratore Gratteri. Presidente Conte - ha concluso Santangelo - vada avanti che dietro a lei ci saranno il MoVimento e la maggioranza, ma soprattutto ci sarà il popolo italiano".
GOVERNO: LA RUSSA, 'INCOMPRENSIBILE SOCCORSO SENATORI A VITA, SI DA' RAGIONE A CHI NON LI VUOLE'
"Lei non raggiungerà quella maggioranza degli aventi diritto al voto e questo nonostante il soccorso poco comprensibile dei senatori a vita, che rischiano così di dare ragione a quelli che vorrebbero abolire l'articolo della Costituzione che consente loro di essere qua". Lo ha affermato Ignazio La Russa, di Fratelli d'Italia, rivolgendosi al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, intervenendo nella discussione generale sulle sue comunicazioni al Senato.
Governo: Saccone, Udc non vota fiducia, valori non in vendita
L'Udc non votera' la fiducia al governo "ma ascolteremo e ci assumeremo le nostre responsabilita' quando presentera' provvedimenti per il bene comune e nell'interesse generale". Lo ha detto Antonio Saccone intervenendo in Senato dopo le comunicazioni del presidente del consiglio. "Abbiamo colto in modo positivo alcuni aspetti della sua relazione", come sull'Europa e sulla legge elettorale, ha aggiunto rivolgendosi al premier. "Non temiamo le elezioni, non vogliamo che il Paese cada nella palude per altri mesi e confidiamo nella saggezza del Presidente della Repubblica. I nostri valori - ha concluso ricordando lo slogan dell'Udc alle ultime politiche - non sono in vendita, per noi questo e' centrale".
Governo: De Bonis (Maie-Italia23), lavoro per costruire
"Siamo qui non per distruggere ma per costruire. E l'edificio che vogliamo costruire deve poggiare sulla roccia". Lo ha detto Saverio De Bonis, del gruppo Maie - Italia 23, annunciando in Senato il suo voto di fiducia al governo. "Il confronto dialettico e' segno di vitalita' e ricchezza, ed e' salutare se fatto per migliorare l'azione di governo e non certo per demolirla o distrarla dagli obiettivi indispensabili per una reale ripresa del Paese", ha aggiunto. "Dobbiamo decidere come affrontare le questioni epocali: possiamo rottamare, distruggere, far saltare il banco, o scegliere di costruire e partire da qui. Possiamo scegliere di usare l'Aula come luogo privilegiato del confronto. Ho sempre interpretato il mio mandato come servizio alla Repubblica. Questo spirito di servizio - ha concluso - mi impone di lavorare per la costruzione e non alla distruzione".
Governo: Crucioli, si' fiducia ma in M5s anche preoccupazione
"Ritengo doveroso che sia rappresentato il punto di vista di quella parte del M5sche oggi votera' la fiducia solo perche' pienamente consapevole del maggior danno che patirebbero i nostri concittadini nel caso in cui dovesse cadere questo governo". Lo ha detto, nell'Aula del Senato, Mattia Crucioli. "Voteremo ma con estrema preoccupazione sia per l'eterogeneita' delle forze acui lei presidente chiede supporto sia perche' abbiamo colto degli accenni, nel suo discorso in gran parte condivisibile, di eccessiva fiducia nei confronti dell?Unione europea", ha aggiunto ancora.
GOVERNO: SANTANCHE' (FDI), 'SE AVRA' MAGGIORANZA SARA' SOLO PER TRASFORMISMI SENZA VALORI'
"Non so se parlo a Conte amico degli Usa o a quello della Cina o al Conte che prima ha varato i decreti sicurezza per combattere l'immigrazione clandestina per poi smantellarli a braccetto con chi dell'immigrazione clandestina fa business. Conte è uno, nessuno, centomila, come le maggioranze che cambia con la stessa facilità con cui stamattina ha cambiato la sua pochette. Quello che sappiamo è che il governo Conte ha ristorato le aziende per 29 miliardi quando ne hanno persi 423. Altro che costruttori, voi siete stati i distruttori dell'ossatura nazionale delle piccole e medie imprese, e se anche stasera il governo uscirà con una maggioranza raffazzonata sarà solo una maggioranza trasformista senza valori e progetti ma solo con personalismi e convenienze". Lo ha dichiarato il senatore di Fratelli d'Italia Daniela Santanché.
Voto di fiducia al Senato/ La cronaca della mattinata dopo le parole del premier: Casini, Monti, Nencini e De Falco... Con Conte ma 'a tempo'
di Gabriele Penna
La fiducia di Mario Monti e dell’ex M5s Gregorio De Falco, l’insistenza di Pierferdinando Casini a ricucire con Matteo Renzi e il ‘Sì a tempo’ di Riccardo Nencini (detentore del simbolo di Italia Viva). Sono questi i 4 passaggi rilevanti della mattinata al Senato a margine delle parole del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, nella sostanza identiche a quelle pronunciate a Montecitorio nella giornata di ieri. Fra i riconoscimenti al governo per “gli sforzi onesti e leali che ha messo in campo nell'affrontare la pandemia” e le critiche per alcune “cose che potevano essere fatte in modo migliore e diverso”, l’ex presidente della Camera Casini annuncia il suo voto favorevole ma allo stesso tempo, citando Aldo Moro, esorta il premier a recuperare “il cammino comune con chi ha fatto prevalere ragioni divisive". Parole scandite durante l’arrivo della senatrice a vita Liliana Segre, a cui l’Aula ha dedicato un lungo applauso, così come tutti i rappresentanti del governo presenti che si sono alzati in piedi.
Poi le parole dell’ex premier e senatore a vita Mario Monti con una premessa: “Non le porto voti, se non il mio” ma “condizionato ai provvedimenti, se corrisponderanno alle mie convinzioni" con un impegno solenne: "Se ci sarà questo riscontro in futuro non solo appoggerò il governo ma mi adopererò anche presso l'opinione pubblica inclusa quella internazionale per sostenere ciò che verrà fatto". Arrivano anche le parole sibilline di Riccardo Nencini che annuncia come "I socialisti valuteranno a tempo il suo proposito”, una via di mezzo fra lo scollamento con Renzi e l’appoggio a Conte. Nencini ha ricordato come la crisi “si era virtualmente aperta a novembre, figlia di lentezze ed errori” ma questo “azzardo non condiviso” potrebbe far imboccare al Paese “la strada sbagliata". Anche l’ex senatore ex M5s Gregorio De Falco, in bilico fino a ieri, ha sciolte le riserve annunciando un voto favore della fiducia nei confronti del governo perché il presidente Conte ha fatto un "un riferimento chiaro" alla necessità di "una strategia operativa che comprenda un’attività di testing" per la pandemia da Covid aprendo alla risoluzione presentata il 13 gennaio dallo stesso De Falco.