Politica
Pd, M5s plaude a Letta. Su ius soli alt di Lega e Forza Italia
Plauso da M5s e Liberi uguali per la conferma del percorso di alleanza avviato da Nicola Zingaretti. Alt di Lega e Forza Italia per il riferimento al rilancio della battaglia per il riconoscimento dello 'ius soli' agli stranieri. Seguendo le reazioni della maggioranza che sostiene il governo Draghi all'elezione di Enrico Letta a segretario del Pd si riaprirebbe quel solco tra i partiti che prima sostenevano il Conte II (Pd, M5s e Leu, da una parte) e quelli che stavano all'opposizione (Lega e FI, dall'altra). In particolare, nel partito di Matteo Salvini c'e' "preoccupazione" per la proposta sulla cittadinanza ai nati in Italia, che suscita 'gelo' anche in FI. Anche se si ritiene che Letta abbia cosi' voluto parlare 'ai suoi' e che non vi saranno impatti significativi sul governo. E' invece con soddisfazione che la dirigenza M5s incassa la conferma dell'alleanza con il Pd. Beppe Grillo festeggia la "transizione politica" dei dem con un tweet in cui scrive "differenti si', ma con lo stesso futuro", allegando una immagine che raggruppa i simboli di tutti i partiti che sostengono il governo Draghi - dal M5s al Pd fino a Lega, FI, Iv e Leu - ma con una modifica nel logo che prevede per tutti l'inserimento della data 2050.
"Nelle parole di Letta sulla transizione ecologica, sui diritti, sui giovani, sulle riforme e sull'Europa ci sono dei punti in comune importanti con il Movimento 5 Stelle, a riprova di un percorso comune che puo' proseguire, sempre nel rispetto della reciproca autonomia", commenta il presidente M5s della Camera, Roberto Fico. "E' stato significativo anche che abbia voluto fare un passaggio sul rispetto dei diritti umani in Egitto. Il neo segretario del Pd mi ha chiesto pubblicamente un incontro e saro' lieto di vederlo nei prossimi giorni", conclude. "Buon lavoro al nuovo segretario del Pd Enrico Letta. Superiamo questa fase cosi' dura e guardiamo avanti, al 2050, puntando sulla Transizione Ecologica del Paese. Insieme possiamo raggiungere obiettivi importanti per l'Italia", scrive Luigi Di Maio. "Il M5s ha dimostrato di essere una forza leale e aperta alla collaborazione - fa notare Vito Crimi -, e continuera' ad esserlo in questa difficile fase per il Paese".
Soddisfazione anche da Leu. "Con l'elezione di Letta si apre una fase nuova nella costruzione di una proposta politica e di un'alleanza larga e plurale competitiva e alternativa alla destra della Meloni e di Salvini. Come sosteniamo da tempo, occorre ripartire dall'alleanza tra M5s, Pd e Leu", sostiene il capogruppo alla Camera, Federico Fornaro. Apertura cauta da Italia viva, il partito di Matteo Renzi, con il quale i rapporti sono assai tesi dai giorni del cambio a Palazzo Chigi che il senatore di Rignano sull'Arno impose provocando la fine anticipata dell'esecutivo Letta nel febbraio 2014. "Buon lavoro Letta e al Pd da me e da tutta Italia viva. Molte le cose che possiamo e dobbiamo fare insieme - afferma il presidente di Iv Ettore Rosato -. Se la strada sara' di riformismo e concretezza ci riusciremo. Intanto mettiamo tutte nostre energie a sostegno di Mario Draghi e del governo per affrontare emergenza".
E' invece tranchant il primo commento del segretario leghista Matteo Salvini. "Letta e il Pd vogliono rilanciare lo 'ius soli', la cittadinanza facile per gli immigrati? Se il nuovo segretario torna da Parigi e parte cosi', parte male - dice -. Risolviamo i mille problemi che hanno gli italiani e gli stranieri regolari in questo momento, non perdiamo tempo in cavolate".
Piu' soft ma comunque contrariata rispetto all'ipotesi di 'ius soli' la reazione di Forza Italia. "Congratulazioni e buon lavoro a Letta, nuovo segretario del Pd. Non gli mancano certo le competenze, l'esperienza e la cultura politica per guidare il maggior partito della sinistra, auspicabilmente verso una rotta pienamente riformista. Della sua relazione e' molto condivisibile la logica delle coalizioni, che porta necessariamente a una legge elettorale maggioritaria. Ma voler rilanciare lo ius soli durante il governo Draghi e' a mio parere un errore - commenta la capogruppo azzurra al Senato, Anna Maria Bernini - : questa e' infatti una larga maggioranza del tutto eccezionale, e ogni forza politica e' stata chiamata a fare un passo indietro rispetto alle sue bandiere identitarie per farne invece uno in avanti nell'esclusivo interesse del Paese, che in questa drammatica crisi e' uno e uno solo: l'uscita prima possibile dal tunnel della pandemia. Dobbiamo dunque concentrare ogni sforzo sulle tre emergenze indicate con nettezza dal presidente Mattarella: sanitaria, economica e sociale, e lo ius soli non rientra sicuramente fra queste. Dopo il Covid, ma soltanto dopo, avremo tempo e modo di confrontarci su temi cosi' divisivi".
Per quanto riguarda il feeling con il nuovo segretario del Pd, in FI diversi ricordano che era Letta il presidente del Consiglio in carica quando il Parlamento voto' la decadenza da senatore di Silvio Berlusconi. Dall'opposizione e' molto critico il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida. "La prima proposta di Letta segretario per aiutare gli italiani e' lo ius soli per gli immigrati. Delle volte e' meglio lasciare all'estero i cervelli in fuga", commenta. Piu' all'insegna del 'fair play' la reazione della presidente di FdI, Giorgia Meloni: "Buon lavoro al neo segretario del Pd Enrico Letta. Fratelli d'Italia e' e rimarra' una forza politica alternativa alla sinistra ma il rispetto per l'avversario costituira' sempre uno dei capisaldi del nostro impegno".