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Fassino e lo stipendio "non d'oro"? Scorda diaria e rimborsi. Totale: 13mila €

di redazione politica

La polemica sul discorso del parlamentare del Pd alla Camera, che prova poi a spiegarsi con una nota

Stipendio non d'oro? Vanno aggiunti diaria e rimborsi vari. Si arriva a 13 mila euro

Sta destando molte polemiche la frase di Piero Fassino sugli stipendi dei deputati. Secondo il Fatto Quotidiano, però mancano delle voci da aggiungere ai guadagni e allo stipendio "non d'oro" da 4718 euro al mese. "La cifra citata si riferisce solamente all’indennità parlamentare. Mancano poi tutti i benefit che si aggiungono. Una di queste voci omesse è la diaria prevista per ogni membro del Parlamento".

Come spiega il Fatto Quotidiano, "per chi deve sostenere le spese di alloggio nella Capitale per presiedere i lavori in aula, dal 2010 la Camera riconosce 3.503,11 euro al mese. Se poi il deputato non si presenta alle sedute, la somma viene decurtata di 206,58 euro per ogni giorno di assenza alle votazioni". Ma è considerato presente il deputato che partecipa almeno al 30 per cento delle votazioni effettuate nell’arco della giornata.

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Prosegue il Fatto Quotidiano: "Ci sono anche le indennità di viaggio. Nonostante i deputati abbiano già a loro disposizione le tessere per la circolare liberamente su autostrade, ferrovie, tratte marittime e aeree sul territorio nazionale, è previsto un ulteriore rimborso trimestrale di 3.323,70 euro per gli spostamenti tra l’aeroporto di Roma-Fiumicino e Montecitorio. A questi benefit, si aggiunge anche il rimborso spese per “l’esercizio del mandato”, conosciuto anche come Fondo per l’attività parlamentare, una somma pari a 3.690 euro al mese (già ridotto di 500 euro nel 2010)".

Non è tutto: "Per le spese telefoniche, è previsto poi un rimborso di 1.200 euro annui. A cui si sommano altri 400 euro mensili dell ’assistenza sanitaria integrativa", conclude il Fatto. Insomma, il totale tutto compreso è sui 13 mila euro.

Fassino ha comunque provato a spiegarsi in una nota che ha fatto seguito alle polemiche per il suo discorso alla camera. "A fronte di reazioni seguite al mio intervento alla Camera, ad ulteriore chiarificazione ribadisco che, detratte dall’indennità lorda i prelievi fiscali nazionali e locali e la quota previdenziale, l'indennità netta mensile che ogni deputato percepisce è di 4.718 euro. È certamente una buona indennità, ma non corrispondente alle cifre astronomiche spesso diffuse”, si legge nella nota.

"Ad ogni deputato - dice Fassino - è poi corrisposto un Fondo per l’attività parlamentare di 3.610 euro che, per quel che mi riguarda, utilizzo interamente per i compensi ai miei due collaboratori parlamentari. Ogni deputato infine riceve una diaria mensile di 3.500 euro che, per quel che mi riguarda, devolvo al Pd nazionale e veneto in misura di 2.500 euro per il sostegno alle attività politiche, utilizzando i restanti 1.000 euro a copertura delle spese per l'attività parlamentare (abbonamenti, trasferte e iniziative). Come si può desumere da questo puntuale e verificabile rendiconto - conclude Fassino - le risorse che riceve un deputato non rappresentano una indebita forma di arricchimento, ma sostegno all’attività politica e parlamentare”.