Politica

M5S, potere delle poltrone: stanno cercando di far fuori Di Battista.

Di Marco Giannini 

Un sospetto? No è la verità e i grillini, quelli onesti, privatamente te lo confermano pure. Altri, senza nessun problema di coscienza, si sono addirittura schierati con un Marcucci (PD) nella polemica contro Alessandro Di Battista, secondo la regola aurea tipicamente italica, che “politicamente scorretto va bene ma solo se fa comodo”.

A proposito: è una persona per bene (ci mancherebbe) ma avete mai visto il Presidente Conte battersi fino in fondo per qualcosa di scomodo? No, e quelli così non hanno mai cambiato alla radice le condizioni dei cittadini, tuttavia sanno vendersi bene al grande pubblico e di norma per molto a lungo. E gli attivisti? Figuriamoci anche loro, in fondo, tengono famiglia.

Le poltrone dicevamo: Poltrone, quelle necessarie per formare un Governo. Poltrone, evitando un voto che ti condanna alla non rielezione ed alla disoccupazione se il tuo partito ha dimezzato i consensi. Poltrone, 400 quadri dirigenziali nei gangli dello Stato di nomina politica. E poi ci sono le Regioni… Io mi ricordo che PD e Centro Destra si mascheravano (si vergognavano) dietro le liste civiche e dietro “utili idioti” telecomandati come candidati: il M5s lo denunciava costantemente. Adesso no! (“Siam mica pazzi” direbbe un prestato alla politica come Bersani). Si pensi a chi fa opposizione in Regioni a guida PD ed è al secondo mandato elettivo: preferirà tornare precaria, come dipendente in una aziendina di arredamento o aprirsi altri 10 anni minimo da Assessore Regionale di una giunta PD-5s? Mi riferisco alla passionaria (fino a dove fa comodo ovviamente) Roberta Lombardi (Roberta Lombardi - Wikipedia)? Non è detto, la questione è diffusa e capillare.

Avete mai notato che i divi spesso si mettono in politica? Perché funziona(!) e purtroppo adesso i politici curano l'immagine proprio come loro. Non importa se gli eletti sono capaci o coraggiosi perché sono star(!) e come tali recitano ed agiscono compatte (numerose) e in questo modo influenzano la base (fino al punto che essa tradisce se stessa). Questi paladini però nel 99% dei casi sono sempre in linea con i bisogni di loro stessi (opportunismo) e sempre più scollati dai valori.

E Di Battista? Che cosa vuole adesso? Vorrà mica fare sul serio anche col 5s e denunciarne l’incoerenza sostanziale come faceva col PD? (Il tutto iniziò con la prima capriola, l'euro, poi i vaccini, la Tap, le alleanze, la TAV e adesso... chi vivrà vedrà). Poi ci si mette anche il padre Vittorio (cribbio!) che ricorda a tutti di come il MoVimento, durante la campagna elettorale delle politiche 2018, avesse smentito ogni intenzione di allearsi con chicchessia (contemporaneamente a quella di far votare le proprie proposte in Parlamento da chi ci stava... cosa ben diversa dal Governare insieme).

Siamo tutti d’accordo che a livello di forma sia tutto perfetto e molto rispettoso anche di Rousseau, che è una risorsa, ma vorrei ricordare che quando si hanno dei valori fondanti (che delineano la visione valoriale di una forza politica) essi non sono votabili e qua non solo sono stati votati ma sono stati traditi tutti (vedasi Gianroberto Casaleggio cosa affermava su eventuali alleanze di qualsiasi tipo col PD).

Concludo con una riflessione: credo che se queste considerazioni inerenti la galassia 5s venissero conosciute, condivise, comprese su vasta scala, alle prossime regionali a trionfare sarà una astensione da record.