Politica

Prepensionamenti, stretta dal 2025. Le finestre si allungano fino a 7 mesi

di Redazione

Le ultimissime proposte in campo per la riforma

Nella manovra si starebbe esaminando la possibilità di introdurre un allungamento fino addirittura a 7 mesi delle finestre per l'accesso alla pensione anticipata


Il governo si appresta a dare un nuovo giro di vite ai prepensionamenti. Il ministro Giorgetti, scrive il Corriere della Sera, non ne ha mai fatto mistero: con l’inverno demografico in atto nessuna riforma pensionistica potrebbe reggere nel prossimo futuro. 

Quindi bisogna spingere gli italiani a rimanere al lavoro più tempo possibile. Si spiega in questa ottica l’ultima ipotesi di riforma pensionistica: la possibile stretta per chi punta alla pensione anticipata sulla base dei contributi versati. 

In vista della prossima legge di Bilancio, si starebbe esaminando la possibilità di introdurre un allungamento fino addirittura a 7 mesi delle finestre per l'accesso alla pensione anticipata, con 42 anni e 10 mesi di contributi (41 e 10 per le donne), e che al momento sono ferme a tre mesi. 

Dal 2024 sono state allungate le finestre per Quota 103 da 3 a 7 mesi nel caso dei lavoratori del privato e da 6 a 9 per quelli del pubblico. La discussione riguarderebbe il 2025, con l’ipotesi di allungare le finestre per le pensioni anticipate ordinarie, indipendentemente dall'età, da 3 a 6-7 mesi. 

Questo allungamento posticipa l’uscita dal lavoro a dopo 43 anni e 4 mesi (o, nel caso di allungamento della finestra a 7 mesi, a 43 anni e 5 mesi) per gli uomini; e a dopo 42 anni e 4 mesi per le donne. 

L’obiettivo alla base di questa possibile soluzione starebbe nel ripristino dell'equilibrio con il canale di Quota 103 (62 anni di età e 41 contributi): l’uscita anticipata diventa così più difficilmente raggiungibile e meno conveniente perché soggetta all'imposizione del metodo di ricalcolo contributivo, che per molti significherebbe una riduzione a regime dell'assegno pensionistico.

Secondo quanto riporta l’Ansa, sembrerebbe invece remota (anche se non del tutto esclusa) l’ipotesi che si possa introdurre anche per le pensioni anticipate con 42 anni e 10 mesi, indipendentemente dall'età, il calcolo con il metodo contributivo da applicare su tutti i contributi versati. 




Leggi anche/ Regionali, FdI stoppa la candidatura di Tosi (Forza Italia) avanzata da Tajani - Affaritaliani.it