Politica

Prescrizione, intesa Pd-5S-Leu. Ma i renziani dicono ancora no

Prescrizione, maggioranza spaccata

La maggioranza esce spaccata dal vertice a Palazzo Chigi sulla riforma del processo penale e sulla prescrizione. L'accordo raggiunto, e che vedrà il testo sulla riforma del processo penale approdare in Cdm lunedì prossimo, ha infatti visto convergere M5S, Pd e Leu, mentre non trova d'accordo Italia Viva, che si è sfilata dall'intesa.

"Alla fine di questo vertice ci sono tre forze politiche che si sono trovate d'accordo, lunedì ci sarà un Cdm straordinario sulla riforma del processo penale, per abbreviarne i tempi. E' quello che aspettavamo da tempo, lunedì verrà approvato il disegno di legge delega in Cdm, e finalmente si parte con la riforma per abbreviare i tempi", il commento del ministro Alfonso Bonafede, al termine del vertice. "Italia Viva si prenderà le sue responsabilità. Respingo il fatto che ci siano state chiusure e rigidità", aggiunge, spiegando: "Non mi si dica che non c'è stato dialogo o coinvolgimento. Penso che ormai saremo all'ottavo vertice sulla giustizia...". Il rinvio della prescrizione, ovvero il cosiddetto Lodo Annibali al milleproroghe, "da parte mia non è mai stato preso in considerazione", spiega ancora il ministro.

Per Bonafede "stiamo parlando di una riforma che abbrevia i tempi del processo. In questi giorni ho ascoltato davvero di tutto con umiltà e attenzione, però credo che siamo tutti d'accordo sul fatto che i tempi del processo devono essere abbreviati. Considerando che la riforma della prescrizione avrà effetti, anche nella versione del lodo Conte bis, tra due-tre anni, abbiamo tutto il tempo di riformare il processo penale, finalmente. Perché anche gli italiani sono stufi di discussioni create ad arte per distrarre".

"Nel momento in cui si stabilisce che dopo il primo grado c'è l'interruzione, ma se sei assolto in secondo grado, dunque innocente, recuperi i tempi di prescrizione - sempre con la possibilità di svolgere il grado in Cassazione - credo - dice Bonafede - si sia raggiunto un punto di equilibrio importante".

"Queste due norme verranno approvate probabilmente lunedì in un Cdm straordinario, uno sarà il disegno di legge delega, l'altro, stiamo valutando, potrebbe essere un decreto legge", afferma ancora il ministro della Giustizia. Nello specifico, il ddl delega riguarderà, ovviamente, la riforma del processo penale, mentre un dl potrebbe introdurre il cosiddetto lodo Conte bis.

"Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte era e resta interessato a varare una complessiva riforma del processo penale in modo da accelerare i tempi della giustizia. Quanto al tema della prescrizione, non ha mai ritenuto che questo specifico profilo di disciplina fosse tale da oscurare il complessivo disegno riformatore". E' quanto si legge in una nota diramata al termine del vertice di maggioranza sulla riforma del processo penale.

"Ad ogni buon conto - si legge ancora - si è speso anche su questo tema della prescrizione per trovare un punto ancora più avanzato di mediazione rispetto al cosiddetto lodo Conte, pervenendo a formulare una nuova proposta efficace sul piano tecnico giuridico e utile a contemperare due distinti interessi, che vanno tenuti in bilanciato equilibrio: da una parte evitare la denegata giustizia che - come spesso è accaduto nella storia giudiziaria italiana - ha comportato che i processi si concludessero senza una sentenza di merito, di assoluzione o di condanna che sia; dall’altro l’interesse alla durata ragionevole del processo, costituzionalmente garantita".

"Se ho capito bene con l’interruzione della prescrizione al secondo grado di giudizio Bonafede ha rinunciato all’80% delle sue pretese. Con una buona riforma del processo penale le garanzie possono addirittura aumentare. Un successo per il Pd. IV dice di no. Forse per questo". Lo sottolinea su twitter Andrea Orlando (Pd).