Primarie Pd, Renzi deve perdere. Mobilitazione sul web
Pd primarie, ai gazebo 5 Stelle, Sinistra e Lega
Il fronte è eterogeneo, ma l'obiettivo è comune: far perdere Matteo Renzi. In questi giorni, nel silenzio dei media e assolutamente dietro le quinte, attivisti di vari partiti e movimenti si stanno organizzando in rete e nei social per partecipare alle primarie del 30 aprile. Lo slogan pare sia già stato trovate: 2 euro (il costo per votare ai gazebo dem) per mandare a casa Renzi.
Militanti di Mdp, ovvero gli scissionisti di Bersani, D'Alema e Speranza, ma anche di Sinistra Italiana e Sel, così come del Movimento 5 Stelle e perfino della Lega di Matteo Salvini (non di Forza Italia) sono pronti a far finta di essere elettori del Partito Democratico per cercare di "falsare" o comunque di alterare l'esito delle primarie. Votare Emiliano o Orlando (più il Governatore della Puglia in realtà del ministro della Giustizia) per spingere l'ex presidente del Consiglio sotto quota 50% in modo tale che il 30 aprile non venga rieletto segretario del Pd.
In quel caso il leader verrebbe scelto in un ballottaggio-secondo turno in Assemblea Nazionale dove non è escluso che i delegati di Orlando e quelli di Emiliano uniscano i loro voti in chiave anti-Renzi. I fedelissimi del leader dem uscente sono fortemente preoccupati per il possibile "inquinamento" delle primarie tanto che stanno tentando in tutti i modi di abbassare la temperatura e l'esposizione mediatica con l'obiettivo di tenere l'affluenza più bassa possibile. Secondo calcoli unanimi, infatti, con una partecipazione ai gazebo superiore ai due milioni andrebbe in porto l'operazione "sabotaggio" e Renzi rischierebbe seriamente.