Politica

Quirinale,dalla lite con Follini alle foto nudo..."Pierfurby" tenta la scalata

di Paola Alagia

Casini rilancia il centro e spiazza i partiti. Il dietro le quinte della strategia di Pierfurby. Inside



Una vita spesa al centro. Prima dando vita, insieme a Clemente Mastella, al Centro cristiano democratico (Ccd) e poi fondando l’Udc. Quindi, il matrimonio, sebbene di breve durata, con Mario Monti e a seguire il sostegno ai governi Letta, Renzi e Gentiloni. Senza dimenticare, naturalmente, la fiducia accordata al Conte due. Il 19 gennaio scorso, l’ex enfant prodige bolognese, annunciando in Aula il suo appoggio all’esecutivo, però, mise anche in guardia Conte dalla politica dei personalismi e dei risentimenti, invitandolo a ricucire con Matteo Renzi.
 
casini nudo
 

 

La famigerata foto
di Casini senza veli

Un discorso che racchiude la vera essenza dell’ex terza carica dello Stato, sempre pronta a smussare, mediare, glissare e prendere tempo se occorre. Ma soprattutto sempre impegnata a cercare di accontentare tutti. Caratteristiche che si sono ancor più accentuate in questi anni. Chissà se proprio in ottica Colle. Insomma, un lavoro sartoriale per cucirsi addosso un abito quanto più quirinalizio possibile. E pazienza se qualche nemico in passato ‘il bello della Dc’ se l’è fatto. Vale per la rottura con il suo gemello diverso Marco Follini e per quella con Lorenzo Cesa. Galeotto in quest’ultimo caso fu l’appoggio di Casini alla riforma costituzionale targata Renzi. Di acqua ne è passata sotto i ponti. Pure rispetto agli anni fulgenti – era il 1995 - in cui venne addirittura paparazzato nudo in copertina su Eva 3000. Oggi persino le uscite sulla stampa sono accuratamente selezionate e centellinate. Bene se si parla di Afghanistan, ma non di beghe politiche. Se si guarda la navicella del Senato si scopre inoltre che nella sua scheda d’attività figura un solo disegno di legge a sua firma (degli altri è sempre cofirmatario) e, tra l’altro, su un tema di consenso trasversale ed ecumenico: “Misure per la prevenzione della radicalizzazione e dell'estremismo violento di matrice jihadista”.  

Casini, è evidente, se può punta a unire e a ricucire. Anche per questo nel settembre 2017 fu il prescelto alla guida della Commissione d’inchiesta sulle banche, suscitando non pochi malumori in casa Cinque stelle. E non fa nulla se pochi mesi prima, da presidente della commissione Esteri, aveva bollato la nascente iniziativa parlamentare come “demagogia e propaganda”.

LEGGI ANCHE: 

Quirinale 2022, ecco chi potrebbe essere appoggiato da Pd, M5s, Lega e Fi