Politica
Quirinale, Pd e renziani aprono a un candidato di Cdx, non Berlusconi
Quirinale, la Lega prepara il piano B. Salvini: "Settimana prossima una proposta convincente per tanti"
Quirinale, in corsa Pera e Casellati, out Moratti
Eppur qualcosa si muove sulla partita del Quirinale. Mentre Forza Italia con il senatore Maurizio Gasparri dichiara che "non ci sono subordinate" alla candidatura di Silvio Berlusconi alla presidenza della Repubblica (ma Fratelli d'Italia e Lega non sono così categorici), per la prima volta - sulle colonne di Affaritaliani.it - Partito Democratico e Italia Viva non escludono a priori di votare un candidato di Centrodestra diverso dall'ex Cavaliere.
Forza Italia cerca di ridimensionare le parole di Salvini - Le dichiarazioni di Matteo Salvini sono in linea con gli impegni presi e l'accordo raggiunto alla riunione dei leader del centrodestra di venerdi' scorso. Come ripetuto in piu' occasioni, il centrodestra affrontera' l'elezione del presidente della Repubblica - come tutti i prossimi appuntamenti elettorali - unito e sapra' esprimere un candidato all'altezza. Non c'e' dubbio che il profilo del presidente Silvio Berlusconi sia quello piu' autorevole. Ogni tentativo di creare polemiche o contrapposizioni fittizie, utili sono agli avversari politici, sara' dunque respinto. Cosi' fonti di Forza Italia. |
A riprova del fatto che la Lega non sia così convinta della candidatura di Berlusconi, e che quindi sta preparando un piano B, sono arrivate le parole di Salvini. La prossima settimana, quando inizieranno le votazione per l'elezione del presidente della Repubblica, la Lega "come forza responsabile di governo farà una proposta che penso potrà essere convincente se non per tutti, per tanti". Il segretario del Carroccio ha poi aggiunto che "come coalizione ci vedremo a metà settimana, mercoledì o giovedì, vediamo". E ancora: "Aspettiamo che il presidente Berlusconi faccia i suoi conti". A chi gli chiedeva un termine per sciogliere la riserva, il leader della Lega ha chiarito: "Prima che si cominci a votare la settimana prossima".
"Noi abbiamo profilato l'esigenza di un candidato alla presidenza che abbia alcune caratteristiche: un'attitudine a essere superpartes, una candidatura che sappia unire e non dividere, una figura ce sia riconosciuta sia all'interno del Paese che all'esterno con una serie di caratteristiche legate all'unità nazionale, alla coesione sociale e alla collocazione internazionale dell'italia. Sul piano politico, riteniamo che queste caratteristiche rientrino in un'ipotesi di nome che debba arrivare dall'interno della maggioranza che sostiene l'attuale governo Draghi". Con queste parole Enrico Borghi, responsabile Sicurezza del Partito Democratico, risponde alla domanda di Affaritaliani.it se il partito guidato da Enrico Letta sia disponibile a votare al Quirinale un candidato di Centrodestra, escluso Silvio Berlusconi.
Alla stessa domanda di Affaritaliani.it, il presidente di Italia Viva Ettore Rosato risponde: "Noi siamo disponibili a votare un candidato autorevole che abbia le qualità per ricoprire il ruolo di presidente della Repubblica a prescindere da chi lo propone".
In sostanza, dem e renziani - una volta che il Centrodestra ritirasse la candidatura di Berlusconi, o prima del 24 gennaio o dopo il quarto scrutinio numeri alla mano - potrebbero prendere in considerazione per il Colle i nomi dell'ex presidente del Senato, Marcello Pera, e dell'attuale numero uno di Palazzo Madama, Maria Elisabetta Alberti Casellati. Dal Pd arriva categorico, invece, il nome a un'eventuale ipotesi Letizia Moratti, assessore al Welfare di Regione Lombardia. Ed è proprio questo il piano B di Salvini: se Berlusconi non ha i numeri, avanti con un altro esponente di Centrodestra.
Resta il fatto, però, che in prima battuta le soluzioni ideali per Pd e Italia Viva - esclusa la carta Draghi che aprirebbe la partita di Palazzo Chigi - sono Giuliano Amato, Marta Cartabia e Pierferdinanzo Casini (quest'ultimo gradito soprattutto a Renzi).