Politica
Quirinale, Renzi ininfluente: ormai ha perso il tocco magico
Il centrodestra non gli consentirà di fare l'ago della bilancia. Le carte stavolta le darà Berlusconi. Così il leader di Italia viva rischia la fine di Fini
Quirinale: altro che Renzi, sarà Berlusconi a dare le carte
L’ex presidente del Consiglio potrebbe, tuttavia, essere ago della bilancia, giocando di sponda col centrodestra. Gli indizi che ha disseminato sul campo conducono in tale direzione. Per quale ragione, infatti, se non per mandare un chiaro segnale a quest’area politica, avrebbe dovuto bruciare nomi che potevano risultare in qualche modo appetibili nel centrosinistra? Vale per Pierferdinando Casini, eletto nel collegio uninominale di Bologna col sostegno del Pd, ma pure per Paolo Gentiloni, protagonista di recente di un incontro con Renzi talmente riservato che la notizia alla fine è trapelata.
“Ipotesi plausibile”, dicono diverse fonti incrociate alla alla Camera da Affari, “ma non sarebbe una mossa vincente. E’ difficile che in questo campo gli lascino condurre le danze. Non glielo faranno fare. In generale, i partiti non si fidano di lui, a maggior ragione perché dovrebbe farlo Berlusconi? Il Cavaliere ha un a memoria di ferro e non ha dimenticato gli accordi traditi con l’elezione di Mattarella”.
Niente da fare, allora, questa mano di poker è quasi persa. “In politica tutto è sempre possibile- concludono -, ma guardiamo i fatti. Intanto, se il leader di Italia viva scegliesse di offrire una sponda al centrodestra, il suo partito non lo seguirebbe compatto. C’è inoltre un altro elemento da considerare: stavolta un ruolo importante per il Quirinale lo giocherà proprio il Cavaliere. Altro che Matteo Renzi”. Appena sarà riuscito a dimostrare di prendere o poter prendere 450 voti circa in Parlamento, “le carte le darà lui. Tornato da protagonista nell’agone politico per quale motivo dovrebbe intavolare trattative e soprattutto fidarsi di una forza minuscola come Iv?”.