Politica
Rai e giudici della Corte, verso la fumata nera (l'ennesima). Nodo presidenza e dispetti
Ennesimo tentativo per trovare l'intesa sui nomi, ma manca l'accordo politico
Nomine Rai e giudici Consulta, non c'è accordo. Doppia fumata nera in arrivo
Maggioranza e opposizione continuano a non trovare l'accordo politico e due questioni chiave restano in alto mare, si tratta della nomina di quattro giudici della Corte Costituzionale e della presidenza in Rai. Temi che sono sul tavolo da mesi e scadenze parlamentari che continuano a slittare. Domani è in programma l'ennesimo tentativo per eleggere i quattro giudici, ma la vigilia attraversata da scetticismi paralleli, - riporta La Repubblica - non fa ben sperare. Restano definiti i soliti due nomi di candidati “blindati” da inviare a Palazzo della Consulta: Francesco Saverio Marini, quota FdI, il professore scelto da Meloni che in lui ha avuto il consulente giuridico del premierato, Massimo Luciani, l’avvocato accademico dei Lincei, già avversario dell’autonomia differenziata nei ricorsi vinti alla Consulta, in quota Pd.
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Ma mancano gli altri due profili, uno spetterebbe a Forza Italia, ma il partito non riesce a trovare la quadra. Ieri sul tema - prosegue La Repubblica - si è espresso anche il neo presidente della Consulta Giovanni Amoroso: "C’è da augurarsi che ci sia l’elezione dei giudici mancanti. L’auspicio è che avvenga quanto prima". L'altra questione ancora aperta riguarda le nomine Rai, ma i due dossier sono legati e serve un accordo politico per sbloccare entrambe le trattative. Se le opposizioni si arroccano sul dossier di Viale Mazzini, che proprio oggi, nel voto in Vigilanza sulla presidenza promette di risolversi nell’ennesima fumata nera per l’elezione di Simona Agnes (a cui Antonio Tajani tiene molto), si bloccano anche le pressioni dem sui giudici costituzionali. I continui rinvii non sono passati inosservati a Mattarella, il Quirinale guarda con attenzione a queste scadenze, continuamente non rispettate.