Politica
Rai, presidente Monica Maggioni

Sulla Rai rinasce il Patto del Nazareno. Pronostici sovvertiti, un vero e proprio colpo di scena alla presidenza della tv pubblica: è fatta per Monica Maggioni, direttrice di RaiNews24, che ha sbaragliato gli altri nomi in campo, da Piero Ostellino a Barbara Palombelli (che, per la verità, si era sfilata da sola alla corsa spiegando di lavorare soltanto alla prossima edizione di Forum). Niente da fare neppure per Marcella Panucci, dg di Confindustria, sulla quale "scommetteva" il Corriere della Sera. La Maggioni, dunque, brucia anche la concorrenza di Enzo Iacopino, Giulio Anselmi, Stefano Folli, Marcello Sorgi e Antonella Mansi, gli altri nomi circolati con insistenza nelle ultime ore. La nomina della direttrice di RaiNews24 mette in evidenza un dato politico, ovvero la ritrovata intesa tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi. Il primo aveva annunciato alla vigilia "un nome condiviso", mentre il secondo apprezza la nomina della Maggioni, per la quale non ha mai nascosto l'apprezzamento, almeno all'interno del suo entoruage. Regge dunque quello che è stato chiamato il patto del "NazaRai". Considerate le difficoltà della maggioranza, in particolare a Palazzo Madama, al premier Renzi fa comodo ritrovare il feeling con gli azzurri, magari su un mirato e specifico programma per la ripresa economica oltre che sulle riforme istituzionali (ddl Boschi).
L'altro nome indicato è quello di Marco Fortis, come consigliere del Tesoro. Il presidente della Rai, in base alla Legge Gasparri, deve ottenere adesso i due terzi dei voti in Commissione di Vigilanza Rai che, ha indicato il presidente del Consiglio Matteo Renzi, dovrebbe riunirsi "nella giornata di domani".
Renzi aveva confermato indirettamente la nomina di Monica Maggioni alla presidenza della Rai. "Non ufficializzo, ma lei ci è andato vicino, non posso confermare", ha risposto in conferenza stampa a un giornalista. Quanto all'altro nome per il Cda di competenza del ministero dell'Economia, dice, "se fossimo alla fine (dell'assemblea Rai, che era in corso, ndr) le direi che è il professor Fortis, non direi il nome". Per il rinnovo del Cda della Rai "non potevamo aspettare ancora, i partiti hanno scelto perché questo prevede la Legge Gasparri", ha aggiunto Renzi ritornando sulle polemiche dei giorni scorsi legate al tortuoso percorso parlamentare della riforma Rai: "Chi oggi critica poteva approvare la riforma evitando di soffocarla sotto migliaia di emendamenti".
Per il premier, sono state indicate "persone che hanno professionalità e competenze tali da giustificare la loro presenza in Consiglio di amministrazione". Quanto alla nuovissima polemica sui nuovi consiglieri del Cda "pensionati" (quattro su sette: Guelfi, Freccero, Mazzuca e Diaconale), Renzi risponde: "Pensionati in Italia ce ne sono tanti e lo considero un fatto positivo che siano anche in Rai. La norma permette di entrare, si discute se abbiano diritto ad avere lo stipendio. Per la Rai mi auguro di no, per queste persone mi auguro di sì, ma è un non problema".
Nel corso dell'assemblea la consigliera Benedetta Tobagi ha letto un messaggio a nome della presidente, Anna Maria Tarantola, e dei consiglieri uscenti, esprimendo un ringraziamento al direttore generale, Luigi Gubitosi, alle strutture e a tutti i lavoratori della Rai per l'impegno profuso in questi tre anni. "Auspichiamo che il nuovo consiglio - si legge nel testo del messaggio - voglia proseguire nel solco del percorso avviato portando a compimento la trasformazione di Rai in media company con una gestione rigorosa, continuando nell'innovazione tecnologica, con i progetti di razionalizzazione delle news e di rilancio del prodotto".
Martedì la Commissione di Vigilanza ha proceduto a nominare sette dei nove membri del Consiglio di Amministrazione dell'azienda di viale Mazzini: sono stati eletti in quota Pd Guelfo Guelfi, Rita Borioni, Franco Siddi, per il centrodestra Arturo Diaconale e Giancarlo Mazzuca, Paolo Messa per Area Popolare, Carlo Freccero sostenuto da M5S e Sel.
Per la poltrona di direttore generale sempre favoritissimo Antonio Campo Dall'Orto, ex direttore di Mtv e La7, che ancora oggi ha ricevuto l'investitura di Renzi: "Sapete qual è la mia preferenza". ha detto il presidente del Consiglio in conferenza stampa, con riferimento alla figura del direttore generale della Rai.
Tornando alla vicenda dei quattro consiglieri "pensionati", come riporta l'Unità online, potrebbe esserci un problema: la legge stabilisce che "un lavoratore in pensione non può assumere incarichi nelle società controllate dallo Stato". La soluzione a questo problema potrebbe trovarsi nella riforma della Pubblica amministrazione approvata ieri che prevede la possibilità di svolgere l'incarico in forma gratuita e solo per un anno. Pertanto, la situazione un po' paradossale che si potrebbe determinare è quella di un pezzo del Cda Rai 'a tempo determinato' e 'più economico' del previsto". Pronta la replica di Carlo Freccero affidata allo stesso quotidiano fondato da Antonio Gramsci: "Mi informerò ma per fare un dispetto al Pd sono pronto anche a fare il consigliere di amministrazione della Rai gratis". Secondo Maurizio Gasparri (Forza Italia) anche il consigliere Rita Borioni sarebbe privo dei requisiti indicati dalla legge che porta il suo nome.
Continua invece la polemica tra renziani e la minoranza dem del partito dopo che martedì due membri della Vigilanza (Miguel Gotor e Federico Fornaro) hanno votato per l'ex direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli, nome però bocciato dai vertici del Pd. Attacca i dissidenti il presidente del partito Matteo Orfini: "Parlo per me e non a nome del Pd: per me, De Bortoli era una proposta difficile da votare. E trovo davvero curioso che la sinistra peschi una candidatura nei salotti del capitalismo bene del Paese. Come se a sinistra ci fosse sempre un'ansia di legittimazione" scrive su Facebook l'esponente dem.