Politica

Rogo di Primavalle, Meloni: "Punto di non ritorno dell'odio politico"

"Il nostro popolo è stato costretto a prendere coscienza di una realtà: l’odio cieco e totale nei confronti dell’avversario politico"

"Fu violenza comunista. Abbiamo il dovere di chiudere le lacerazioni del Novecento e conquistare un'autentica e sincera pacificazione nazionale. Per farlo, dobbiamo conservare la memoria di fatti come questo". Lo ha detto il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che oggi ha partecipato alla commemorazione per il 50esimo anniversario dalla strage di Primavalle in cui persero la vita i fratelli Stefano e Virgilio Mattei.

"Stefano Mattei aveva 8 anni e io all'epoca ne avevo dieci. Avremmo potuto essere compagni di giochi, io ho avuto una vita mentre a lui invece la vita e stata strappata in maniera violenta, crudele e atroce per un atto di violenza comunista. Diamo i contenuti e le parole che bisogna dare. Abbiamo l'obbligo di coltivare la memoria", ha concluso Sangiuliano. Il Ministro, insieme al Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, e all'Assessore alla Cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor, ha deposto una corona di fiori in memoria delle vittime innocenti e si e trattenuto in un minuto di raccoglimento.