Politica

Roma, Michetti consulente del Veneto. A opporsi resta solo Forza Italia

Di Alberto Maggi

E Sgarbi, su Affaritaliani, propone il trio che riapre i giochi

Enrico Michetti, l'uomo che Giorgia Meloni vuole a tutti i costi candidare al ruolo di sindaco di Roma per l'intero Centrodestra, è membro del comitato di garanzia della Regione Veneto per le Olimpiadi invernali 2026 di Cortina e Milano, in qualità di esperto di diritto amministrativo, ed è membro del comitato scientifico della Regione guidata da Luca Zaia per l'autonomia, ovvero per la trattativa con Roma per gli ulteriori poteri che dovrebbero essere devoluti al Veneto dopo il referendum consultivo del 22 ottobre 2017. Un legame, ovviamente indiretto e non politico, con il Carroccio che basta ai massimi vertici di Fratelli d'Italia per affermare che il nome di Michetti per la Capitale non è affatto inviso, o almeno non dovrebbe essere, a Matteo Salvini.

E dunque, perché non si è ancora arrivati all'ufficializzazione? Fonti del Centrodestra parlano di un forte nervosismo di Forza Italia, e in particolare di Antonio Tajani, che vorrebbe un candidato azzurro per evitare, come rivelano gli ultimi sondaggi, che il partito di Silvio Berlusconi si fermi a un misero 4-5% (cosa che potrebbe accadere nel caso in cui la coalizione schierasse i civici Enrico Michetti o Simonetta Matone). Stando invece all'analisi di Vittorio Sgarbi, che ad Affaritaliani.it si definisce "il cuore dei vertici del Centrodestra", il problema è che "FdI vorrebbe che Michetti fosse il candidato corale per Roma, scelto da tutti, e non da Meloni. La mia proposta - spiega l'onorevole e critico d'arte - è quella di presentare un trio: Matone candidata sindaca, Michetti city manager e io assessore alla Cultura".

Comunque, il candidato voluto da Meloni incontrerà tutti i leader del Centrodestra, compresi lo stesso Sgarbi e Salvini, per spiegare i suoi progetti per la Capitale. Su un punto nessuno a dubbi: quello di martedì prossimo dovrà essere il vertice decisivo dal quale usciranno i candidati per le elezioni comunali di ottobre. E Milano? Sgarbi spiega che "la scelta spetta alla Lega", ma che una soluzione potrebbe essere quella di "scegliere un candidato che piace anche a FdI per sbloccare la partita su Roma". Staremo a vedere, fatto sta che i ruoli per la Regione Veneto guidata da Zaia, leghista di punta, popolarissimo e della prima ora, evidenziano un legame, seppur non diretto e non politico, con il Carroccio. Un dettaglio che potrebbe, forse, facilitare il raggiungimento dell'intesa, malgrado i mugugni di Tajani e di Forza Italia.