Politica
Fisco, FdI: "Riduzione dell’Irpef più utile della rottamazione delle cartelle"
"La proposta di Salvini? Ok ma solo se ci sono le coperture"
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Raffaele Speranzon
Raffaele Speranzon, vice-capogruppo vicario di Fratelli d'Italia al Senato, ad Affaritaliani.it
"Non siamo in contrasto con la posizione del vicepremier Matteo Salvini. Non è certo rappresentato dai piccoli imprenditori che hanno cartelle esattoriali da 1.000 euro il problema dell'evasione fiscale. I grandi evasori è più probabile abbiano la sede in qualche paradiso fiscale come le Isole Cayman". Raffaele Speranzon, vice-capogruppo vicario di Fratelli d'Italia al Senato, intervistato da Affaritaliani.it, dice che non vede nulla di male nella rottamazione in dieci anni e 120 rate per le cartelle esattoriali.
“Sono stato in passato presidente dell'ente delle case popolari di Venezia e ricordo bene la montagna di crediti sostanzialmente inesigibili che avevamo. Visto che non si possono certo buttare fuori di casa gli inquilini se sono indigenti il risultato era non avere nulla. Allora con chi aveva una morosità incolpevole cercavamo di spalmare le rate nel tempo rendendo possibile il recupero del dovuto. E così recuperavamo risorse utili all’azienda per poter ristrutturare le case popolari. In questo caso bisogna capire se ci sono le coperture. Perché sicuramente più utile della rottamazione delle cartelle, va considerata la riduzione dell’Irpef: se diminuiamo le tasse agli italiani, aiuteremo i consumi e conseguentemente la ripresa della produzione industriale".
"Quindi aspettiamo di sentire il ministro Giorgetti e di leggere la sua proposta. Se ci sarà la copertura, con la rottamazione metteremo in condizione molte micro e piccole imprese di sopravvivere e magari rilanciarsi. La sinistra ha il solito approccio ideologico e dice che si premiano gli evasori. Falso. Con la rateizzazione lunga mettiamo nelle condizioni di pagare tasse chi in passato per una difficoltà temporanea ha scelto di pagare gli stipendi dei lavoratori ritardando gli adempimenti fiscali. In conclusione, se ci sono le coperture e se non si va ad intaccare la diminuzione dell’IRPEF che per noi rappresenta la risposta più efficace per aiutare il ceto medio, noi siamo d'accordo sulla rateizzazione lunga a dieci anni e 120 rate", conclude Speranzon.
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