Politica
Russiagate, la cena segreta Barr-Vecchione. Conte parlò di un solo incontro
L’ex premier disse che il capo del Dis vide il procuratore solo nella sede dei Servizi. Ma da un documento Usa spunta anche una cena di 2 ore in un ristorante
Russiagate, il post vertice in un ristorante romano di altre 2 ore
Si riapre il caso Russiagate. Spunta un documento Usa che certifica un secondo incontro avvenuto in gran segreto tra il capo del Dis Vecchione e il segretario alla Giustizia americano Barr. È una piacevole serata estiva, il 15 agosto del 2019, - si legge su Repubblica - quando verso le sette a Casa Coppelle si presenta un gruppo assai inusuale. Gli altri clienti di questo sofisticato ristorante nel cuore della capitale, che si vanta di unire «lo stile parigino e la classicità romana», probabilmente faticano a riconoscere gli ospiti di riguardo. E in fondo si capisce. Perché al tavolo sono attesi il segretario alla Giustizia americano Bill Barr e il direttore del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza Gennaro Vecchione, capo dei servizi di intelligence italiani, impegnati in una segreta discussione per capire se Roma è stata al centro di un complotto per influenzare le presidenziali Usa del 2016 e impedire a Donald Trump di conquistare la Casa Bianca. Torna così all’attenzione un giallo che ha coinvolto l’allora presidente del Consiglio Giuseppe Conte, aprendo nuovi interrogativi.
Due ore di colloqui aggiuntivi e il dubbio: Conte sapeva? Nel 2019 - prosegue Repubblica - Trump si convince che il “Russiagate” è stato confezionato in Italia, dai Servizi, sotto la guida del premier Matteo Renzi alleato di Hillary Clinton, e dagli agenti ostili dell’Fbi come il capo a Roma Michael Gaeta. Tutto nasce dalle approssimative accuse dell’ex consigliere George Papadopoulos, secondo cui a passargli la polpetta avvelenata sulle mail di Clinton rubate dai russi era stato il professore della Link Campus University Joseph Mifsud, durante un incontro nella nostra capitale. Perciò il capo della Casa Bianca chiede all’Attorney General di andare a indagare. Ma Conte non parlò mai di questo secondo incontro, l'ex premier disse che il capo del Dis e il procuratore si videro in una sola occasione e nella sede dei Servizi. Questo documento smentisce quelle dichiarazioni.