Salvini a Bologna, città blindata: "Insieme a Fi per cacciare Renzi" - Affaritaliani.it

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Salvini a Bologna, città blindata: "Insieme a Fi per cacciare Renzi"

"Oggi si decide che se si va insieme, Renzi va a casa il prima possibile, quindi chi fa il leader è l'ultima delle mie preoccupazione". E' questo il senso della manifestazione del Centrodestra di oggi a Bologna organizzata dal segretario della Lega Nord Matteo Salvini in piazza Maggiore, una manifestazione durante il quale il numero uno del Carroccio condividerà il palco con il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi e che si svolgerà in uno dei presidi storici della Sinista italiana. Per l'occasione, infatti il sindaco del capoluogo emiliano Virginio Merola, che ieri assieme ai partigiani dell'Anpi, ha fatto un appello contro la violenza, ha fatto blindare la città dalle forze dell'ordine. 

 

Si respira aria di tensione, con gli antagonisti e centri sociali (di Crash, Cua, Xm24 e Social Log) che sono scesi in piazza. Nella notte ignoti hanno appiccato il fuoco in quattro punti della linea ferroviaria dell'Alta velocità Bologna-Milano, e hanno scritto a terra con della vernice rossa: "Sabotiamo un mondo di razzisti e di frontiere". Un chiaro messaggio ala Lega e a Salvini. L'area rossa che divide il popolo leghista dai manifestanti è di 700 metri. Centinaia gli agenti schierati in centro fin da ieri sera. Almeno quattro i cortei antagonisti pronti a farsi sentire in diversi punti della città.

Uno dei presidi contro la Lega è in via Stalingrado, importante nodo urbano che dalla tangenziale e dall'autostrada porta al centro della città. I manifestanti, circa 600 (numero destinato a crescere) si sono radunati sul ponte della strada, bloccando il traffico, andato subito in tilt sui viali. Gli elicotteri sorvolano la zona, decine di camionette della polizia sono schierate in più punti del centro. Decine di altri attivisti dei centri sociali si sono invece radunati in piazza XX Settembre, di fronte alla stazione. Scandiscono slogan contro Salvini e il Carroccio e sventolano diverse bandiere rosse. Uno striscione recita: "Salvini alle zecche stai attento, a Bologna ancora fischia il vento". Attorno a mezzogiorno sono partite le prime cariche in via Stalingrado, quando uno dei cortei che protesta contro la manifestazione della Lega ha tentato di forzare il blocco prima dei viali di circonvallazione, per dirigersi verso la "zona rossa". Nel corso dei tafferugli due attivisti sono stai fermati, un funzionario della polizia è stato ferito. 

Alle prossime amministrative l'obiettivo è andare insieme a Forza Italia con un candidato unico. Arrivato in piazza Maggiore e dopo aver condanato il sabotaggio della linea ferroviaria ("Non è normale che per manifestare in una piazza bella di una città aperta, libera, democratica e generosa si debba chiedere il permesso a qualche zecca da centro sociale che di notte danneggia una linea ferroviaria lasciando a piedi decine di migliaia di persone. Spero che qualcuno finisca in galera e che ci sia una ferma condanna da parte di tutti", ha detto), il leader del Carroccio ha teso la mano agli azzurri di Silvio Berlusconi. 

"Di amministrative parliamo da lunedi'- ha affermato infatti - ma l'obiettivo e' essere insieme coi candidati migliori citta' per citta'". Proprio a Bologna pero' Lega e Fi sono divisi: il Carroccio punta su Lucia Borgonzoni, gli azzurri su Galeazzo Bignami. E Salvini non sembra voler fare un passo indietro. "C'e' la Borgonzoni- ha confermato - come ci sono tanti uomini e donne che potranno far ripartire tante citta' che come Bologna sono ferme". I candidati del Centrodestra saranno scelti con le primarie? "Io non voglio morire di primarie come il Pd - ha risposto Salvini - che si scanna sul metodo e lascia perdere il merito. Per me, se scelgono i cittadini e' sempre meglio. Ma conta la sostanza. Non voglio passare mesi a litigare come fa il Pd". Insomma, ha ribadito Salvini, "se le primarie si fanno è meglio, se no ce ne faremo una ragione".

"Occorre ricostruire il centrodestra per vincere uniti con un centrodestra forte, credibile e vincente. Forza Lega, Forza Fratelli d'Italia, Forza Forza Italia. Viva Matteo, viva Giorgia, viva Forza Italia", Sono le parole pronunciate sul palco da Silvio Berlusconi il cui intervento (è stato anche fischiato dalla piazza) viene dopo quello del segretario di Fdi Giorgia Meloni e precedente a quello di Salvini. "Stando insieme con Matteo, Giorgia vinceremo - dice poi- Insieme supereremo il 40 per cento, conquistando il premio di maggioranza". Quindi, ha evocato prima il "Duce", riferendosi a Renzi ("Il Pd - ha detto - avrà un solo duce"). Subito dopo, ha evocato invece Hitler, rivolgendosi questa volta a Beppe Grillo. "Se non saremo uniti, alle prossime elezioni ci sarà il ballottaggio tra Pd e M5S". Ma in questo ballottaggio, ha spiegato l'ex Cavaliere, "vinceranno i 5Stelle, e per noi è una tragedia consegnare l'Italia a Grillo che fa discorsi nei quali ho individuato molti passaggi identici a quello di un certo signor Hitler che questi passaggi li aveva nei suoi discorsi del 32 e del 33, quando consquistò il potere in Germania".

Il leader di Fi ha attaccato poi, uno dei suoi soliti cavalli di battaglia, "magistratura democratica", definendola "un partito all'interno della magistratura che cerca di costruire una via giudiziaria al socialismo con una interpretazione altrnativa delle leggi. E da qui una magistratura politicizzata che usa la legge come vuole, e usa processi e sentenze per fare politica e far fuori gli avversari politici". Non è un ritorno al passato, dice, tantomeno al 1994, alle vecchie formule, alle marmellate. "Qui piuttosto - ha proseguito - comincia qualcosa di nuovo che è guidato dalla Lega ma che è aperto a tutti gli italiani che oggi sono lontani dalla politica".

"Oggi non stiamo a ricordare il passato ma vogliamo costruire il futuro. Ma mi permetto di salutare ricordando una persona che oggi non è qua. Vittima di uno Stato ladro che permette di stare liberi ai delinquenti e condanna le persone per bene. Hermes Mattielli che questo Stato infame ha preferito finisse sottoterra invece che qui con noi", ha detto invece Salvini iniziando il suo discorso dal palco, parole che hanno chiuso la manifestazione di Bologna e ricordando Hermes Mattielli, l'artigiano vicentino condannato per aver sparato nel 2006 a due ladri e morto d'infarto il 5 novembre."Questa non è la piazza del rancore e dell'odio. Io non ho nemici, io non odio nessuno. Io vorrei che ciascuno potesse vivere libero, ma chi ha bisogno di qualcosa in più deve arrivare prima", ha aggiunto poi. Lo stato dà troppo poco ai ciechi, in congresso a Chianciano Terme mentre "diamo 1200 euro al mese al primo bru bru che arriva e che non scappa da nessuna guerra". "Renzi, questo incapace, divide la società in uomini e bestie. Io, come faceva Miglio, divido la società in produttori e parassiti e Renzi è un degno rappresentante dei parassiti, lui Alfano, la Boldrini, gente che in un paese civile non amministrerebbe neanche il condominio".