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Politica
Salvini: "L'Italia ripudia la guerra". Vannacci ironizza sulla Decima Mas

Salvini con Vannacci a Milano chiude la campagna elettorale 

Matteo Salvini punta sulla pace ed e' pronto a portare in Parlamento un documento per ricordare che l'Italia "ripudia la guerra". Per il comizio di chiusura della campagna elettorale della Lega, sul retro di piazza Duomo a Milano, sono accorsi un migliaio di militanti che vedono 'sfilare' i capigruppo, i governatori e i ministri del partito (Calderoli, Locatelli e Valditara), prima dei due interventi finali del generale Roberto Vannacci e di Salvini. Qualche momento di tensione si registra tra la polizia e alcuni giovani antagonisti che volevano raggiungere un gazebo della Lega per strappare un manifesto. Ma tutto rientra in pochi minuti. Vannacci prende la parola e torna subito sulla provocazione della Xmas: "Siete tantissimi, e' come avere davanti a se' una legione, la decima legione".

E chiude citando un altro generale, Massimo Decimo Meridio del "Gladiatore": "L'8 e 9 giugno votate Lega e scrivete Vannacci e al vostro segnale scateneremo l'inferno". Salvini, che per l'inizio del suo intervento e' accompagnato dalla musica di "Blowing in the wind" di Bob Dylan, annuncia una nuova iniziativa in Parlamento contro la guerra: "Nei prossimi giorni i gruppi della Lega in Camera e Senato proporranno dei documenti per impegnare tutto il Parlamento a rispettare l'articolo 11 della Costituzione, l'Italia ripudia la guerra. Non possiamo lasciare ai nostri figli la terza guerra mondiale e nucleare sull'uscio di casa". Il riferimento e' alla guerra in Ucraina su cui Salvini chiarisce: "Troppi stanno parlando a sproposito di guerra in queste settimane. Mai un soldato italiano a combattere e morire in Ucraina, mai un missile italiano a spargere sangue e morte in Russia: chi sceglie la Lega sceglie la pace".

Il vicepremier si dice poi fiducioso che "la Lega sara' la piu' bella sorpresa" delle elezioni europee, anche perche' in Europa "non abbiamo cambiato idea, non abbiamo mai votato Ursula Von der Leyen e mai voteremo Ursula Von Der Leyen" alla presidenza della Commissione europea. Invece "vogliamo il centrodestra unito nei Comuni, nelle Regioni, a Roma, e anche al Parlamento europeo. E se qualcuno del centrodestra per far dispetto dice 'con la Lega no' o preferisce Macron a Le Pen, non fa un dispetto alla Lega ma fa il male dell'Italia e degli italiani". Dopo l'intervento del segretario, il comizio si chiude sulle note di "Generale". Sono tutti sul palco accanto al leader: i ministri Calderoli, Valditara e Locatelli, i governatori Zaia, Attilio Fontana, Fedriga e Fugatti, i capigruppo Romeo, Molinari e Zanni, i candidati alle europee del nord-ovest e del nord-est. Quando scatta il "rompete le righe" finale, Salvini e Vannacci iniziano a firmare delle copie dei loro libri.

Vannacci cita il Gladiatore: "Al vostro segnale scateneremo l'inferno". VIDEO

 






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