Politica

Salvini: "Non poniamo condizioni, con Draghi sintonia su sviluppo del paese"

"Noi siamo a disposizione. La Lega è la prima forza politica di questo Paese. Non riteniamo, a differenza di altri, che si possa andare avanti a colpi di no"

"E' stata una mezz'ora molto utile, una mezz'ora di contenuti, di confronto interessante e stimolante sui temi e sull'idea di Italia che per diversi aspetti coincide". Così il segretario leghista Matteo Salvini, al termine delle consultazioni con Mario Draghi, a cui ha partecipato con i capigruppo di Camera e Senato Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo.

"Noi non poniamo condizioni né su persone né su idee nè su Movimenti. E' un momento in cui il bene del Paese deve superare l'interesse personale e partitico. Con Draghi abbiamo parlato di sviluppo, cantieri, lavoro e imprese compatibili con tutela dell'ambiente: penso che ci sia una una sintonia e sensibilità comune", ha aggiunto Salvini.

"Il governo che nascerà, se nascerà, deve essere il governo della ripartenza. Noi siamo a disposizione. La Lega è il primo partito del paese, dove amministra lo fa bene e con ottimi risultati", ha puntualizzato.

"Abbiamo parlato della collocazione atlantica del nostro Paese dopo lo scivolone di qualche partito. Sentir parlare di lavoro di fondi europei e non di mance ci ha assolutamente confortati".

"Noi siamo a disposizione. la Lega è la prima forza politica di questo Paese. Non riteniamo, a differenza di altri, che, in questo momento si possa andare avanti a colpi di no". E ancora: "Abbiamo sentito l'inizio di un percorso interessante del Paese. La settimane prossima ci siamo impegnati a entrare nel merito non diciamo un sì e o un no".

"Ovviamente non abbiamo parlato di ministri o sottosegretari, abbiamo solo detto che la Lega non sarà per il 'forse'. Se saremo convinti sarà un 'si' convinto che ci vedrà partecipi. Se non saremo convinti sarà un giudizio. Penso che stiamo dimostrando lealtà e serietà il bene del Paese viene prima di interessi di partito e di coalizione. Per rispetto del professor Draghi non poniamo veti su persone o condizioni", ha concluso Salvini.

Al termine delle dichiarazioni, ha aggiunto a chi gli chiedeva come valuta la posizione degli alleati Fratelli d'Italia: "Non commento i 'sì' e 'no' degli altri. Li rispetto". 

"Non abbiamo chiesto nè intendiamo chiedere posti. Lasciamo il professore Draghi scegliere la squadra. Semplicemente non accettiamo che altri dicano loro 'no' al primo partito italiano. Siamo sicuri che il professor Draghi avrà l'abilità di amalgamare e coinvolgere tutti. L'importante è che non sia il governo dei 'no'. Se è il governo dei 'no', dei 'fermi tutti', degli 'stop', dei 'non facciamo niente': ecco noi abbiamo già dato", ha concluso Matteo Salvini.