Politica
Salvini contro i giudici: Di Maio e Bonafede si dissociano, Conte lo difende

Imbarazzo grillino per lo scontro del leader del Carroccio con i magistrati. Ma ad Affari il premier Conte esprime il suo appoggio all'alleato leghista
L'attacco diretto di Matteo Salvini alla magistratura nella sua diretta facebook dal Viminale mette in imbarazzo gli "alleati" di governo, quei grillini che - sull'appoggio alla magistratura contro Silvio Berlusconi - avevano costruito gran parte della loro fortuna agli albori del Movimento.
Ovviamente, una cosa è stare all'opposizione, tutt'altra governare il Paese e soprattutto a fianco di un comprimario scomodo come Matteo Salvini (e a maggior ragione, dopo aver sbandierato per anni che il m5s non avrebbe stretto alleanze con nessuno).
I grillini hanno "voluto la bicicletta" accettando un accordo istituzionale con la Lega e adesso debbono "pedalare", ma la strada dell'esecutivo giallo-verde è alquanto impervia e il Ministro dell'Interno non la facilita di certo ai suoi compagni di avventura pentastellati.
L'attacco diretto di quest'ultimo alla magistratura, rea di avergli inviato l'avviso di garanzia che gli notifica l'indagine sul reato di "sequestro aggravato di persona" per la vicenda della nave Diciotti, è evidentemente troppo per i pentastellati i quali, dal Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede al vicepremier e Ministro del Lavoro Luigi Di Maio, sono stati costretti a dissociarsi - seppur debolmente.
"Non ritengo giusto che non si rispetti la magistratura" ha ribadito Di Maio ospite di David Parenzo e Luca Telese nel programma In Onda, pur ribadendo che le scelte riguardo alla Diciotti erano condivise da tutto il Governo. "Non scateniamo questa guerra con la magistratura o i cittadini ci diranno state combattendo o state governando?". Adombrando l'indimenticato Tonino Carotone, "Per la Lega" ha concluso il capo politico grillino, "è un momento difficile".
Poco prima, il Guardasigilli pentastellato Bonafede aveva dichiarato: "Di certo non si può dare sostegno alle accuse ai magistrati. Non è giusto che non si rispetti la magistratura [...] Quando si divide la magistratura tra destra e sinistra si riporta il paese alla Repubblica berlusconiana".
Il sostegno incondizionato a Salvini arriva invece da un altro giurista del m5s nonché, nientemeno, attuale Presidente del Consiglio, ovvero Giuseppe Conte, ospite a Ceglie Messapica nell'evento "La Piazza" organizzato dal direttore di affaritaliani.it Angelo Maria Perrino. "Immaginate un leader di un partito che da oggi in poi non può più disporre di un euro per poter svolgere attività politica. Non ha senso banalizzare il problema. Capisco lo scoramento di Salvini". E ha aggiunto: "Se non avessi fatto il premier mi sarei offerto per difendere la Lega, sarebbe stato stimolante. E non lo dico per offendere i legali che se ne occupano".