"Salvini e Orban distruggano l'Ue. Poi si riparte senza i tecnocrati"
Il filosofo Diego Fusaro commenta con Affaritaliani.it l'incontro a Milano tra Salvini e Orban
"E' l'unione di chi ha capito che bisogna ripartire dalla sovranità nazionale come strumento di difesa dei diritti sociali e dei popoli. E quindi non c'è nulla di nazista, per fortuna, contrariamente a quello che hanno detto i rotocalchi allineati ma c'è la consapevolezza graduale che la democrazia necessita delle sovranità nazionali". Il filosofo Diego Fusaro, IASSP (Istituto Alti Studi Strategici e Politici) e autore della rubrica quotidiana di Affaritaliani.it "Lampi del pensiero", commenta con Affari il senso politico dell'incontro a Milano tra Salvini e Orban.
Il faccia a faccia tra il ministro dell'Interno e il leader ungherese, però, ha creato qualche malessere nel M5S...
"Non credo. Non più di tanto, almeno. E comunque i 5 Stelle sono arrivati a un bivio: o seguono la linea boldriniana di Fico oppure seguono quella più sovranista di Di Battista e Di Maio, come spero faranno".
Chi critica Salvini afferma che il governo vuole l'aiuto dell'Europa sui migranti e poi uno dei due vicepremier incontra Orban che ha sempre chiuso le porte alla redistribuzione di chi sbarca...
"Sono stato da Orban, mi ha invitato a un convegno lo scorso maggio in Ungheria. Qui siamo di fronte all'evidenza che l'Unione europea esiste solo come sistema bancario, non c'è nient'altro dietro a questo. Perciò occorre ripartire da un'Europa che sappia decidere sovranamente. E ora di finirla di trattare i migranti come se fossero bestiame in arrivo da smistare secondo quote, perché questo è il lessico para-nazista che usano i tecnocrati dell'Unione europea. Credo che occorra pensare la questione altrimenti. L'accoglienza si fa di singoli e di quote di persone che arrivano, ma non di masse deportate come sta avvenendo ora. Masse che poi vengono mandate nei campi di pomodoro o usate per abbassare il costo della forza lavoro, come dice bene anche Marco Rizzo. Un conto è l'accoglienza, un conto è lo sfruttamento".
Salvini e Orban riusciranno a cambiare l'Europa?
"Io spero che più che cambiarla, questa Unione europea, la facciano crollare e da lì poi si riparta per un'Europa unita, vera, di popoli affratellati, democratici, solidali e, aggiungo, socialisti. Il contrario dell'Unione europea bancocratica e turbocapitalistica oggi imperante".
Chi sono gli emblemi di questa Europa bancocratica e turbocapitalistica? Merkel e Macron?
"Quelli sono i camerieri, i maggiordomi. I veri eurocrati impenitenti sono Mario Draghi, Mario Monti, i grandi tecnocrati, ovvero quelli che stanno dietro e che si avvalgono poi dei politicanti di turno".
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