Salvini-Francesca, Rotondi: "I Verdini famiglia spadoliniana. Vediamo se dura"

Salvini-Francesca, Rotondi: "I Verdini famiglia spadoliniana. E' amore, Vediamo se dura"

“Non è un caso, ci mancherebbe che un rapporto personale divenisse un caso. Verdini è un uomo colto e di straordinarie vedute politiche. Sarà Salvini che dovrà cambiare la giacca quando andrà a casa di Verdini. Detto questo, auguri al ministro per la sua vita privata”.

Con queste parole il presidente della federazione Dc  e vicecapogruppo di Forza Italia alla Camera Gianfranco Rotondi commenta con affaritaliani.it la relazione amorosa tra il leader della Lega Matteo Salvini e Francesca Verdini, figlia del noto banchiere ed ex politico Denis Verdini. Rotondi si sofferma soprattutto sulla storia della famiglia dalla quale proviene la 26enne, preoccupandosi di ridefinire la verità sull’identità del padre macchiata dai passati guai giudiziari.

-Come vede la mossa di Salvini da un punto di vista politico?

“Ci mancherebbe che uno possa immaginare che c’è una mossa politica dietro questa relazione. La si vede dalle foto, è una bella ragazza e appartiene ad una famiglia tutta bella. Io mi onoro di essere un amico della famiglia Verdini e posso assicurare che la mamma è una delle donne più belle di Firenze e appartiene a una famiglia che ha una grande storia. Denis è una persona per bene e di classe, la ragazza ha respirato quell’ambiente e probabilmente Salvini è rimasto affascinato da questo”.

-Come può influire sull’immagine di Salvini stesso, del partito e dei suoi elettori?

“Penso che non ci sia nessuna influenza nelle scelte sentimentali che uno fa. Aggiungo che Verdini è stato vittima di una disinformazia di regime. Nel senso che è stato rappresentato come un faccendiere o un volta gabbana. Verdini è uno degli uomini più colti che io abbia incontrato nella Seconda Repubblica”.

-Verdini è l’uomo del Patto del Nazareno, cosa sta succedendo?

“Anche il Patto del Nazareno è stato tradotto come un inciucio. La storia restituirà a Verdini un ruolo molto importante. Dopo Silvio Berlusconi, la storia parlerà solo di Enrico Letta e Denis Verdini, l’uomo del partito l’unica volta che il partito c’è stato. Un uomo colto, di straordinarie vedute politiche e che nasce nella Firenze dell’epoca Spadolini, ambiente coltissimo. Si sposa con la signora che appartiene alle famiglie segnalate in una città in cui sono segnalati anche i bottegai (figuriamoci la noblesse in cui vivono). La figura di Verdini è rappresentata male dalla disinformazia. Sarà salvini che dovrà cambiare la giacca quando andrà a casa sua”.

-Verdini però ha commentato “con i figlioli le disgrazie capitano”.

“Ma è una battuta toscana. Tutti i papà sognano il principe azzurro sul cavallo bianco e poi non è così. Poi le famiglie sono dialettiche. Per esempio, io fatico a trattenere mia moglie a votare per la DC, vuole sempre votare Meloni”.

-Però Francesca Verdini ha una visione di mondo totalmente diversa da quella di Matteo Salvini, per esempio è favorevole ai matrimoni gay.

“La famiglia Verdini rinvia a Spadolini, al mondo fiorentino. Appartiene alla tradizione laica, risorgimentale e repubblicana. Declina un’identità culturale non banale, anche lontano dalle mie idee. Invece di parlare con me bisognerebbe andare a Pian dei Giullari. Prima di essere un banchiere che ha avuto le sue disavventure, chi era? Stiamo parlando della migliore società fiorentina con relazioni culturali internazionali. Una conversazione con la famiglia Verdini imbarazzerebbe anche me, che qualche libro l’ho letto”.
 

-Paragoni col passato in Italia e all’estero, altre relazioni che hanno sorpreso e fatto così discutere?

“Non lo so. Poi bisogna verificare se è un amore in corso o una storia che va e viene. Il ministro è una persona molto per bene e io non sono portato a invadere la vita altrui. Al posto di Verdini io non sarei preoccupato. Ma in questo momento è corretto ripristinare la verità sulla famiglia Verdini che è una famiglia di gran classe”.