Politica

"Salvini-Meloni come Letta-Conte. Uniti (per forza) e in competizione"

Di Alberto Maggi

Intervista di Affaritaliani.it a Gianfranco Rotondi, segretario della Democrazia Cristiana e deputato di Forza Italia

Il PNRR appena inviato a Bruxelles segna una vera discontinuità rispetto al governo Conte?
"Ogni governo è discontinuo rispetto al precedente, mi pare una ovvietà".

Fisco, pensioni, pubblica amministrazione: Draghi riuscirà a fare le riforme?
"Magari gli chiediamo troppo: queste tre materie formano un programma di governo quinquennale".

Sulle restrizioni e sul coprifuoco vincerà la linea Lega-Salvini o Pd-Speranza?
"E’ sbagliato ideologizzare il coprifuoco: la destra cavalca la voglia di ripresa, ma non sono certo che sia una furbata. Se scoppia una nuova ondata, i liberatori diventano mostri. La pandemia non è una opportunità per fare propaganda".

Le strade di Salvini e Meloni sono destinate a dividersi?
"Con questa legge elettorale, non penso. Competeranno, come è giusto. Vincerà dei due chi saprà parlare al centro, inteso come opinione pubblica e non come partito".

C'è lo spazio per un centro che si costruisca attorno a Forza Italia in vista delle prossime elezioni politiche?
"Forza Italia è Berlusconi. E lo dico felicemente, non criticamente. A un certo punto Silvio deciderà con cosa saldare le truppe residue, e magari così nascerà il vero Centro".

Enrico Letta e Giuseppe Conte troveranno un'intesa per costruire una solida alleanza?
"Penso che una intesa l’abbiano già trovata, alle stesse condizioni di Salvini e Meloni: una sana competizione".

Crede all'ipotesi Marta Cartabia presidente della Repubblica?
"Il Quirinale è una partita che si decide al fotofinish. Mi contento di avere finalmente un vero ministro di Grazia e Giustizia".