Salvini non molla Draghi su riaperture: “Con buoni dati tornare in giallo” - Affaritaliani.it

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Salvini non molla Draghi su riaperture: “Con buoni dati tornare in giallo”

Salvini da Catania torna a pressare il governo per le riaperture

SALVINI: "CON DATI BUONI TORNARE IN GIALLO"

"Noi non facciamo la schedina del totocalcio, sulle riaperture, ma ci affidiamo alla scienza. Quando la scienza impone chiusure è giusto chiudere. Quando gli stessi dati scientifici, come accade fortunatamente da giorni e giorni dicono che calano i ricoveri e la situazione torna più tranquillo, se la scienza vale quando di torna al rosso vale anche quando si passa al giallo", con queste parole il capo della Lega, Matteo Salvini, a margine dell'udienza preliminare sul caso Gregoretti, a Catania, torna a pressare il governo sulle riaperture degli esercizi commerciali e di tutte le attività che fino ad ora sono rimaste chiuse. "Bisogna fare di più e più in fretta, sono stati archiviati i miliardi di sprechi e le primule di Arcuri - continua - l'obiettivo di 500.000 mila dosi al giorno entro aprile è possibile, sempre che l'Europa non si metta di traverso". 

Dello stesso tenore le dichiarazioni Roberto Calderoli, senatore della Lega e vicepresidente di palazzo Madama: "Io sono un federalista ma il virus non lo è, valica le Regioni, i confini statali, essendo pandemico. Non guarda le zone rosse, arancioni o gialle. Che non hanno funzionato, perche' nelle Regioni rosse si e' abbassato il contagio ma si e' ammazzata l'economia, in quelle gialle il contagio e' divampato e l'economia ha comunque faticato, in quelle arancioni il contagio cresceva lo stesso e l'economia calava lo stesso. Per cui ora basta, via i colori da Arlecchino, stabiliamo con i medici, con gli esperti, con quali regole tornare a lavorare ma soprattutto a vivere. Come? Facciamo quello che non abbiamo fatto un anno fa, sbagliando, diamoci delle regole, dei protocolli, che devono valere per tutti. Regole per lavorare e tornare ad avere una vita sociale". Per Calderoli, va ribaltato il concetto: "Non diciamo cosa non dobbiamo fare, ma quello che invece dobbiamo fare per poter uscire, lavorare, incontrarci, divertirci".