Politica
Puglia, Schittulli: io, usato e mortificato da Fitto
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Berlusconi? "Un presidente che forse il Paese non ha capito". Fitto? "Un cinico animale politico". Parola dell'oncologo Francesco Schittulli, candidato per Raffaele Fitto alla guida della Regione Puglia alle scorse elezioni di fine maggio. Schittulli - intervistato da Affaritaliani.it - esprime tutta la sua amarezza nei confonti del leader dei Conservatori Riformisti. "Sono stato usato e mortificato nella mia dignità. Sapeva benissimo che a me non interessava la politica. Io sono sempre stato abituato a parlare il linguaggio della verità. E la verità è anche libertà. Ma nella politica di oggi questi valori non esistono. Sono camuffati da ipocrisie, da strumentalizzazioni, da usa e getta. E questa cosa non mi appartiene". Poi una risposta secca e inequivocabile, che non lascia spazio a interpretazioni. Insomma, Fitto ha un po' giocato con lei per la sua guerra contro Berlusconi? "Tolga un po'", afferma Schittulli.
L'INTERVISTA
E' vero che lei è tornato con Silvio Berlusconi e ha lasciato Raffaele Fitto?
"Io ho un mio movimento che è autonomo e indipendente, nell'ambito ovviamente del Centrodestra. Il mio intendimento era, è e quindi rimane quello di cercare di fare in modo che tutte le forze e le realtà del Centrodestra possano unificarsi".
Mi conferma il riavvicinamento a Berlusconi?
"Io ho sempre avuto il massimo rispetto nei confronti del presidente Berlusconi. A risultato ottenuto, purtroppo andando alle urne divisi, la forza maggiore del Centrodestra è risultata essere quella di Berlusconi e quindi ho ritenuto che, nell'ambito delle risorse e delle disponibilità che spettavano alle minoranze, fosse Forza Italia a indicare quale carica aveva intenzione di rivestire, che poi era la vice-presidenza del Consiglio Regionale della Puglia. E io mi sono adoperato perché si rispettasse questo criterio di democrazia rispetto al risultato degli elettori. Ho sono un rammarico...".
Quale?
"Avevo dato la mia disponibilità a fine aprile a fare un passo indietro e quindi a non candidarmi alla presidenza della Regione Puglia perché non ero interessato a tutti costi. Però, a posteriori, ho saputo come si sono svolti i fatti. Sono stato un ingenuo, ma io non sono un politico".
Ci spieghi bene. Come si sono svolti i fatti?
"A fronte della mia genuinità c'è stata anche una ingenuità politica da parte mia. E così si è andati al voto divisi, così come è andato diviso il Pd in Liguria. Se il Pd fosse andato unito probabilmente avrebbe vinto in Liguria. E la stessa cosa è accaduta in Puglia".
Mi scusi, ma lei si sente usato da Raffaele Fitto in chiave anti-Berlusconi?
"Non solo usato. Usato e mortificato nella mia dignità. Sapeva benissimo che a me non interessava la politica. Sono sempre stato al servizio della comunità e dei cittadini. E poi io sono sempre stato abituato a parlare il linguaggio della verità. La verità è anche libertà, io ho parlato sempre di questi valori. Ma nella politica di oggi questi valori non esistono. Sono camuffati da ipocrisie, da strumentalizzazioni, da usa e getta. E questa cosa non mi appartiene".
Quindi Fitto ha un po' giocato con lei per la sua guerra contro Berlusconi?
"Tolga un po'".
Lo ha sentito recentemente Fitto?
"No. Non l'ho più sentito. Io sono abituato a stare vicino alle persone che soffrono. Dedico la mia vita alle persone. Ora, ad esempio, mi trovo in montagna, ma mi hanno chiamato dicendo che c'è un paziente che non sta bene. Sto ritornando a Bari, ho risposto: 'Tra tre ore sono a Bari'. Insomma, io sono abituato a stare vicino a chi soffre. Questa è la mia vita. E' quello che ho imparato dal mio maestro, Umberto Veronesi. Io le persone le distinguo nei momenti in cui piove, vedendo chi porta l'ombrello. Non quando c'è il sole".
Come definirebbe con un aggettivo o con una frase Silvio Berlusconi?
"Un presidente che forse il Paese non ha capito".
E Raffaele Fitto?
"Un cinico animale politico".