Politica

Schloz e Meloni, quel feeling che non ti aspetti

di Vincenzo Caccioppoli

Questo fatto è stato sottolineato da quasi tutti giornali tedeschi come un forte segnale di attenzione del cancelliere verso la premier italiana

E forse non è un caso, se quasi in concomitanza con l’incontro a Palazzo Chigi, il consiglio dei ministri dell’interno europei arrivava finalmente ad un accordo tanto atteso, e che forse non è esagerato definire storico, sui rimpatri dei migranti, che dovrebbero poter essere rimandati anche nei paesi di transito, purchè essi vengano considerati sicuri ( si tratterà poi di capire su quali basi si potrà giudicare un paese sicuro o no, ma questo è un ‘altro discorso).

Giorgia Meloni, adottando quella realpolitik, che sta rendendo la sua leadership riconosciuta anche ai massimi livelli internazionali, ha in questo caso, preferito non allinearsi con Orban e con i paesi di Visegrad, contrari all’accordo, dando il via libera dell’Italia all’accordo. “L'improvvisa fine del corso antitedesco della Meloni” ha titolato la Die Welt, giornale certo non tenero con lei in passato, che ha commentato quasi sorpreso di questa armonia ritrovata tra i due paesi, non immaginando forse che la figura di pericolosa sovranista era solo nell’immaginario di media e sinistra italiana.