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Scuola, Azzolina ribadisce: "Si ritorna il 14/09". Ecco come sarà il rientro

La ministra all'Istruzione: "Chi è rimasto indietro a causa dell'emergenza non perde l'anno ma ricomincia insieme agli altri"

Scuola, Azzolina ribadisce: "Si ritorna il 14 settembre"

"Io rispondo a tutti quelli che manifestano perplessità. È chiaro che il 14 settembre, lo ribadisco ancora una volta, si ritornerà a scuola. E per questo voglio tranquillizzare tutti quelli che hanno manifestato perplessita'". Lo ha detto la ministra all'Istruzione, Lucia Azzolina, a Firenze per il tavolo regionale sulla ripresa delle scuole a settembre. Chi è rimasto indietro a causa dell'emergenza "non perde l'anno ma ricomincia insieme agli altri - aggiunge Azzolina -. Con una crisi economica alle porte, il pericolo maggiore invece è quello di avere ragazzi costretti a lasciare la scuola per cercare lavoro. Iniziamo valorizzando gli istituti tecnici e professionali, che in alcuni territori danno lavoro a oltre il 90% degli studenti già dal primo anno dopo la scuola".

Come sarà il rientro

Test sierologici per tutto il personale scolastico e, a campione, per gli studenti. E' quanto prevede la bozza del protocollo d'intesa tra Miur e sindacati per garantire l'avvio dell'anno scolastico.

In particolare la bozza prevede di "attivare la collaborazione istituzionale con il Ministero della Salute, il Commissario straordinario e l’Autorità garante per la protezione dei dati personali, affinché si dia l’opportunità di svolgere test sierologici per tutto il personale scolastico in concomitanza con l’inizio delle attività didattiche nonché di effettuare test a campione per la popolazione studentesca con cadenza periodica".

La bozza prevede che "saranno a questi fini adottati i criteri di: volontarietà di adesione al test; gratuità dello stesso per l’utenza; svolgimento dei test presso le strutture di medicina di base e non presso le istituzioni scolastiche".

Il documento, inoltre, prevede l'"individuazione in tutte le scuole del medico competente che effettui il servizio di sorveglianza sanitaria" e contempla la possibilità di "richiedere al Commissario straordinario di provvedere, ove le autorità sanitarie ne valutino la necessità, alla distribuzione di mascherine per il personale scolastico e gli studenti in condizione di lavoratore e di gel disinfettanti presso le sedi delle istituzioni scolastiche".

"Nel rispetto della disciplina privacy vigente, al personale scolastico, prima dell’ingresso, potrà essere effettuato il controllo della temperatura corporea, attraverso dispositivi attualmente disponibili sul mercato, idonei alla misurazione, avendo cura di scegliere quelli che non espongono le persone al contagio", si legge ancora.

"Il Dirigente scolastico -prosegue la bozza- individua il personale addetto alla misurazione della temperatura corporea, adeguatamente formato, preferibilmente scegliendo tra gli addetti al primo soccorso. Il personale addetto alla misurazione dovrà essere munito di adeguati DPI. Se la temperatura misurata al personale risulterà superiore ai 37,5°, non sarà consentito l’accesso a scuola".

L’eventuale ingresso del personale e degli studenti già risultati positivi all’infezione da COVID-19, stabilisce ancora la bozza, dovrà essere preceduto da una preventiva comunicazione avente ad oggetto la certificazione medica da cui risulti la “avvenuta negativizzazione” del tampone secondo le modalità previste e rilasciata dal dipartimento di prevenzione territoriale di competenza.

"E’ obbligatorio per chiunque entri negli ambienti scolastici, adottare precauzioni igieniche e l’utilizzo di DPI (mascherine)", evidenzia il documento, nel quale si sottolinea che "il Comitato Tecnico Sanitario si esprimerà nell’ultima settimana di agosto in ordine all’obbligo di utilizzo di DPI da parte degli studenti. Per i DPI debbono essere individuati dispositivi adeguati all’attività svolta nel rispetto del rispetto psicofisico e delle diverse fasce di età".

"Oltre alle disposizioni emanate dall’OMS e dal Ministero della Salute - si legge ancora nella bozza - in considerazione delle diverse realtà scolastiche (asilo nido, scuola materna, scuole di primo e secondo grado), sarà necessaria la predisposizione di specifici regolamenti a cura del Dirigente scolastico. Il Dirigente scolastico deve indicare con comunicazione ufficiale il posto dove dismettere i dispositivi di protezione individuale non più utilizzabili, che dovranno essere smaltiti secondo le modalità previste dalla normativa vigente".