Politica

Silvio: "Differenze Cdx sono ricchezza". Salvini: "Orgoglioso di quanto fatto"

I videomessaggi del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e del leader di Forza Italia Silvio Berlusconi in occasione del decennale di FdI

"Abbiamo culture e storia politiche diverse. Ma proprio questa differenza è una ricchezza, è il grande patrimonio del centro-destra, che ne fa la maggioranza naturale del Paese. E' una ricchezza perché fra noi esistono, sono sempre esistiti, grande lealtà, grande rispetto, vorrei dire grande vera amicizia, che ci ha permesso di affrontare insieme anche i passaggi più difficili. Neppure la diversa valutazione sul sostegno a un governo, come è accaduto nell'ultima legislatura, ci ha davvero divisi, perché la nostra unità è scritta nel cuore dei nostri sostenitori, prima ancora che negli accordi fra i partiti", ha aggiunto. "Oggi, con pieno merito, tocca a Giorgia guidare la coalizione e lo sta facendo con l'autorevolezza e la credibilità che tutti le riconoscono, in Italia e all'estero". 

Manovra, Berlusconi: "Grazie a noi attenzione ai più poveri" 

"Naturalmente sappiamo bene che questo governo è nato in uno dei momenti più difficili della storia recente. I riflessi della crisi Ucraina e dell'aumento dei prezzi, trascinati da quelli dell'energia, sono una prova durissima per il nostro Paese un Paese che ha antiche debolezze strutturali, aggravate negli ultimi anni dalle conseguenze della pandemia e del sostanziale blocco di alcune attività economiche provocate dalla pandemia. Era quindi inevitabile che la manovra economica, il primo difficile appuntamento, del nostro governo richiedesse molta fatica e molta attenzione".

"Era inevitabile che, dovendo destinare molte risorse per fronteggiare l'emergenza, il dramma immediato che rischia di colpire famiglie e imprese, di risorse ne rimanessero poche per attuare i provvedimenti strutturali per i quali abbiamo avuto il consenso degli elettori. Abbiamo dovuto destinare 21 miliardi di euro allo scopo di evitare che molte aziende si trovassero costrette a licenziare o addirittura a chiudere, innescando con una crisi drammatica fatta di inflazione, di recessione e di disoccupazione. Del resto, non abbiamo mai pensato, né mai promesso, che si potesse fare tutto e subito. Una svolta profonda non si realizza in poche settimane, soprattutto in condizioni così difficili. Tuttavia, sarebbe stato un errore non dare un segnale concreto della nostra volontà di far ripartire il Paese cominciando dalla tutela dei più deboli. Questo è uno dei contributi che noi di Forza Italia abbiamo dato alla scrittura della manovra".