Soldi ai partiti, il mistero delle 101 Fondazioni: 6 rivelano i finanziatori
Fondazioni, i dati dello studio di Openopolis
In Italia le fondazioni legate ai partiti politici sono molte, forse troppe: uno studio di Openopolis ne ha contate 101. Di queste solo 6 rendono noti gli elenchi dei loro finanziatori e poche lo fanno con nome e cognomi o ragioni sociali esplicite.
Così in realtà poco o nulla sappiamo chi "ci sia dietro" e quindi quali interessi siano coinvolti in questi finanziamenti e questo discorso è tornato di attualità dopo la vicenda dei finanziamenti del costruttore Parnasi che cercava di non scontentare nessuno dei partiti con una lungimirante visione stereoscopica che produceva i cosiddetti "finanziamenti a pioggia, così si coinvolgeva sicuramente anche chi avrebbe vinto.
Dal 2000 il fenomeno delle fondazioni si è espanso, coincidendo con la crisi dei partiti, e ormai non c'è politico di un certo livello che non si sia fatto la sua fondazione personale. I nomi sono improbabili, ma servono mirabilmente a raccogliere finanziamenti che poi possono essere agevolmente coperti con una tipica legge "all'italiana", cioè quella sulla privacy.
Ma non ci sono solo le fondazioni, che sono personali, ci sono naturalmente anche i partiti che pensano a tutti.
Spulciandone i bilanci si viene a sapere ben poco chi ci sia dietro e il discorso vale per tutti: centro, destra e sinistra pari sono. Analizzando i dati sul web (chissà che succedeva quando non c'era ed era tutto cartaceo) si ha l'amara impressione di un grande movimento di denaro di cui, però, non si capisce bene origine e destinazione.
In tempi di necessità di trasparenza totale un pessimo biglietto da visita nei confronti degli elettori, che non fa altro che rafforzare le ipotesi peggiori e fomentare il populismo.